Ancora grattacapi per il numero uno di Tesla e SpaceX che si trova a che fare con un addio eccellente. Da qui, non si torna indietro.
Essere l’uomo più ricco e potente del mondo non è sempre facile, benché sia sicuramente meglio che essere il più povero parafrasando quello che diceva una famosa attrice riguardo il piangere sui sedili di una Rolls Royce o su quelli della metro. Elon Musk quest’anno sta affrontando molte critiche, destinate a non diminuire visto il suo comportamento ai limiti del provocatorio, oltre che varie situazioni critiche all’interno di Tesla.
Certo, la casa Tesla continua a vendere bene – lo scorso anno la Model Y è rimasta nella Top Ten delle automobili più vendute al mondo che aveva dominato un anno prima – ma la concorrenza si fa sempre più dura. Toyota ha ripreso il primo posto, le altre case giapponesi scalpitano e anche le cinesi sono ora una concreta minaccia per la casa con la T stilizzata.
Inoltre, in queste ore la stessa Tesla deve fare i conti con un addio eccellente. Non stiamo parlando dei tagli che Musk aveva annunciato lo scorso anno per rendere più scorrevole l’attività del marchio produttore di automobili elettriche numero uno negli States e nel mondo. Si tratta di un’altra situazione che ora, l’imprenditore dovrà gestire con attenzione.
Elon Musk, l’addio è arrivato
Un’altra attività oltre alla vendita di auto ai privati che tiene Tesla in attivo è certamente l’acquisizione di vetture del branda società che si occupano di noleggio e trasporto privato. Una di queste, una delle realtà tedesche più importanti al momento attiva nel campo, ha dichiarato di non aver gradito l’ultimo gesto di Musk e che prenderà un provvedimento.
Il gesto in oggetto è ovviamente il “braccio teso” di Musk, difficile da interpretare ma che appare molto forzato definire una “svista” considerando che parliamo di un genio self made che non può non conoscere il senso di tendere il braccio in un saluto romano – o qualcosa di simile – in un paese fortemente nazionalista. In ogni caso, in seguito a questo accadimento anche la tedesca Lichtblick, società attiva dal 1998 ad Amburgo che noleggia automobili, non acquisterà mai più una Tesla e ha detto addio al magnate.
Altre importanti società tedesche hanno annunciato di non voler avere più niente a che fare con Tesla ed i prodotti ad essa correlati come Badenova del Baden-Württemberg – società energetica – e la catena di farmacie Rossmann oltre a Viebrockhaus, una importante società immobiliare. Un altro caso in cui Musk ha forse sottovalutato la portata di un gesto che può essere una bravata se sei un comune cittadino ma può portare ad ingenti conseguenze economiche quando sei l’uomo più ricco del mondo.