Formula 1

Nuova regola in Formula 1, Circus devastato: piloti sospesi e multe esorbitanti

Ecco come cambieranno le cose in Formula Uno molto presto. I piloti sono preoccupati, la situazione si fa pesante. 

Le regole in Formula Uno sono una parte fondamentale dello sport e non soltanto per garantire una competizione sana e leale tra tutti i piloti e tutte le scuderie che si avvicendano nel Circus, c’è un altro motivo per cui sono così importanti: quando una scuderia inizia ad avere un vantaggio troppo grande sulle altre che potrebbe rendere la stagione noiosa, vedi le innovazioni che hanno permesso per esempio alla Brawn di vincere il suo primo ed unico mondiale, è necessario intervenire.

Cambia tutto nel Circus, la nuova regola (Formula Uno Instagram) – www.AutoMotoriNews.it

Per questo motivo non vediamo più spoiler fatti in un certo modo, ruote troppo grandi o auto assurde come la Tyrrell P34 degli anni settanta. Un’altra prerogativa della Formula Uno, in più, è il fatto che si tratti di uno sport per “gentiluomini” e nonostante alcuni episodi eclatanti come risse, contestazioni e parolacce dette in radio, è importante che i piloti rispettino questo codice di condotta cavalleresco fuori e dentro dal paddock!

Di recente, la FIA ha preso in considerazione un inasprimento del codice che regola il comportamento dei piloti che corrono in Formula Uno e ci vengono in mente almeno un paio di artisti della monoposto che potrebbero non beneficiare tanto di questo nuovo modo di vedere le cose. Cerchiamo di approfondire…

Max e altri odieranno questa regola

Piloti come il vivace campione Max Verstappen ed il polemico Lewis Hamilton odieranno senza dubbio le nuove, pesantissime regole imposte da Ben Sulayem e dalla FIA che puniranno ancora più severamente eventuali improperi pronunciati dai piloti in pubblico, cosa successa tra l’altro proprio con Max lo scorso anno in un’occasione.

La nuova regola…non piace a Verstappen! (Max Verstappen Instagram) – www.AutoMotoriNews.it

Qualunque parolaccia, ingiuria o – e questa è una cosa molto controversa – dichiarazione politica di natura non meglio specificata può essere ora punita con sanzioni che oscillano tra i 40mila e gli 80mila euro e, oltre tutto, con una sospensione dell’atleta che può durare anche un mese. Immaginate essere primi in classifica, testa a testa con un collega e perdere il Mondiale perché si perde una gara per una parolaccia sfuggita per radio. Uno scenario da incubo, non è vero?

Non è un caso che sia Red Bull che la GDPA – società che riunisce i piloti di F1 – abbiano protestato pubblicamente: “Esortiamo il presidente della Fia a considerare anche il suo tono e il suo linguaggio quando si rivolge ai nostri piloti membri. Inoltre, i nostri membri sono adulti. Non hanno bisogno di ricevere istruzioni sull’uso di gioielli o di mutande”, il comunicato della GDPA. Red Bull ha risposto tramite la sua pagina Instagram protestando contro questa “censura” con un post che afferma: “Se parliamo…” seguita da un emoticon. Un modo per dire, forse, che dopo questa notizia non c’è altro da dire se non una parolaccia. Se solo si potesse.

 

Manfredi Falcetta

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