Il britannico è una macchina da soldi, ecco quanto ha generato il primo giorno.
L’arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari è stato tanto discusso nell’ultimo anno. Il trasferimento del pilota britannico, ormai ex Mercedes, alla scuderia di Maranello ha fatto tanto parlare di sé, sia per quel che riguarda il lato sportivo che, e forse soprattutto, per quanto riguarda l’aspetto economico dell’operazione.
Da un punto di vista sportivo è ormai chiaro che Ferrari ha voluto sancire la crescita della monoposto ingaggiando il pilota più vincente in griglia. La volontà di portare a Maranello un titolo è chiara, e l’ambizione dell’ottavo mondiale per Hamilton potete creare il connubio perfetto. Ciò che non convince, però, è l’aspetto economico. Un’operazione del genere è parecchio gravosa per le casse dell’azienda italiana, che rischia seriamente di mettersi con le spalle al muro qualora l’avventura di Hamilton dovesse risultare fallimentare. In realtà, però, non è così.
I soli rumors, seguiti poi dall’annuncio ufficiale nel febbraio del 2024, dell’arrivo del britannico alla scuderia di Maranello, fecero salire le quotazioni di Ferrari in borsa del 13% aumentando di 5,5 miliardi di sterline la capitalizzazione di mercato. E se Ferrari ha scelto di proporre a Hamilton un contratto biennale con opzione per il terzo ad oltre 50 milioni di euro a stagione, un motivo ci sarà.
Il primo giorno del britannico a Maranello è ormai storia. La giornata trascorsa prima in azienda, a salutare e conoscere i membri del team, e poi in pista a bordo della monoposto rossa per la prima volta, si può già posizionare tra le immagini epiche della Formula 1. C’è, poi, anche l’aspetto economico della giornata, che spiega alla perfezione quanto quest’operazione sia stata azzeccata da Ferrari.
L’immagine di Hamilton in rosso per la prima volta, ha portato nelle casse dei brand sponsor di Ferrari un introito pari a circa 400mila euro. Un’immagine che ha generato oltre 10 milioni di visualizzazioni in pochissime ore. Si parte da HP, Shell e Ferrari che hanno guadagnato 62mila, 52mila e 50mila euro. Poi IBM, VGW, Ceva e Puma con 48mila, 43mila, 41mila e 40mila euro. Sotto i quaranta soltanto RM e Unicredit, a 37mila e 36mila euro di introiti.
Il 2025 sarà un anno importante per Ferrari che, intanto, inizia già a godere del ritorno economico che il britannico porta con sé.
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