La rivelazione incredibile del magnate di Tesla: se non avesse fatto così, sarebbe finito tutto in modo terribile.
Prima era uno degli uomini più ricchi del pianeta. Ora, con la vittoria del candidato che egli stesso ha appoggiato alle elezioni ossia Donald Trump, Elon Musk ha fatto un vero e proprio salto di qualità diventando anche uno dei personaggi più famosi e influenti degli USA e di conseguenza del pianeta Terra con tutto quello che ne consegue, nel bene e nel male.
Esistono due correnti di pensiero ben distinte sulla figura di Musk tra chi lo vede come un finanziatore astuto che si è di fatto preso il merito di aver reso popolare l’automobile elettrica rilevando una Tesla che stava già ingranando come realtà e chi invece pensa che si tratti di un genio visionario che ha capito prima di tutti il potenziale di questa tecnologia.
Comunque la si pensi, è probabile che Musk abbia recentemente salvato l’intera azienda dalla bancarotta. In questo caso però poco c’entrano le promozioni per vendere più auto o la concorrenza cinese con cui Tesla ha ingaggiato ormai una dura battaglia al livello economico: ecco che cosa ha rivelato l’imprenditore alla stampa americana, a proposito di un contenzioso legale.
Stando a quanto rivelato in un vecchio podcast ossia il Lex Fridman Podcast, Elon Musk avrebbe rischiato di vedere il suo più grande successo commerciale collassare su se stesso: infatti, a quanto pare, il SEC o Securities and Exchange Commission federale avrebbe accusato il magnate miliardario di non aver dichiarato correttamente la sua appropriazione di Twitter trasformato in X ai tempi in cui è avvenuta la transazione.
Nel podcast, Musk ha dichiarato di essere stato vittima di un “vero e proprio ricatto”: “Ho dovuto pagare una multa di 20 milioni e se non lo avessi fatto, avrei rischiato che Tesla fallisse, è stata una vera e propria ‘situazione con ostaggi’; corruzione, francamente” fa sapere il miliardario nel corso del podcast. Se le cose siano andate davvero così o meno, però è difficile dirlo visto che ci manca ancora di sentire l’altra campana ossia il SEC stesso.
Il miliardario continua lo sfogo: “Mi era stato detto che se non avessi pagato la banca avrebbe sospeso ogni linea di credito. Al processo sono stato trovato non colpevole ma se non avessi sborsato quei soldi non ci sarebbe stato alcun processo”, la sua dichiarazione sull’episodio. Una cosa è certa: per un uomo con un patrimonio così elevato da essere razionalmente incomprensibile, pagare 20 milioni di dollari non sarà stata poi chissà quale tragedia.
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