Opinioni contrastanti in casa Red Bull, occhio all’inizio di stagione della scuderia austriaca.
Non sarà un anno semplice per la Red Bull in Formula 1. La scuderia austriaca vive un momento complesso, dal quale potrebbe risultare più complesso del previsto uscire. È iniziato tutto l’anno scorso, con le accuse ricevute da Christian Horner, che inevitabilmente hanno corso tutto l’ambiente Red Bull. E quando tutto sembrava risolto, con ingegneri e piloti nuovamente sereni, l’addio Adrian Newey ha nuovamente portato il caos all’interno del box.
Il 2024, però, è andato comunque piuttosto bene. Nonostante le difficoltà Max Verstappen ha portato casa il quarto titolo consecutivo e sebbene la classifica costruttori possa aver deluso le aspettative della scuderia austriaca, la stagione può essere definita positiva. Il 2025 si prospetta quantomeno in salita per Red Bull, che dovrà fare i conti con una serie di avversari cresciuti molto negli ultimi mesi e fortemente intenzionati a spodestare Red Bull anche dal trono della classifica piloti, e anche con una monoposto che, almeno nel 2024, è stata meno competitiva del previsto.
A peggiorare la situazione una serie di opinioni contrastanti, che la dicono lunga sull’aspetto emotivo che si vive all’interno del box Red Bull. Ad iniziare era stato Christian Horner che, nei giorni scorsi, aveva analizzato il 2024 sostenendo che l’addio di Adrian Newey non poteva aver coinciso con il calo accusato da Red Bull. Una coincidenza, secondo il team principal, per il quale un uomo solo non può incidere così tanto in un così breve periodo.
Intervistato da Autosprint, Helmut Marko si è detto in disaccordo con quanto dichiarato da Horner. “Avevamo iniziato bene, dominando, ma da quando Newey è andato via di fatto i nostri tecnici hanno fatto un po’ fatica a estrarre il massimo dalla macchina. Anche se poi a fine stagione le cose sono andate progressivamente nel verso giusto e possiamo dire di essere molto ottimisti, per il futuro. La verità è che da Miami in poi i team in competizione per vincere sono diventati quattro, perché si sono aggiunti, a turno, McLaren, Ferrati e Mercedes”, ha commentato Marko.
“Noi della Red Bull abbiamo bisogno di produrre una monoposto valida, ma soprattutto sincera e gestibile. Non ci serve una macchina necessariamente molto più veloce delle altre. Noi, realisticamente, ci muoviamo con un grande vantaggio, ossia quello di avere in squadra il numero uno assoluto tra i piloti che è Max Verstappen. Basterà dargli una macchina competitiva e complessivamente okay… Al resto, vedrete, ci penserà lui”, ha concluso.
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