È stato il tormentone del finale di stagione, ora Lawson si racconta e rivela cosa si aspetta dalla prima stagione in Red Bull.
Sul sedile della Red Bull, al fianco dell’inamovibile Max Verstappen, ci sarà almeno per la stagione 2025 Liam Lawson. Nonostante la poca esperienza, considerando le sole 11 gare corse in carriera, la scuderia ha deciso di puntare fermamente sul talento del ragazzo neozelandese. Una scelta motivata, secondo quanto spiegato da Horner, dalle importanti prospettive di crescita fatte intravedere nei pochi gran premi in cui è sceso in pista.
Maggiori, secondo la casa, rispetto a quelle che avrebbe potuto avere Yuki Tsunoda, sicuramente più esperto, e con cui è stato un vero e proprio testa a testa fino al momento della selezione. Alla fine, allora, l’ha spuntata Lawson, che dovrà fare i conti con le alte aspettative del team e con le inevitabili pressioni del confronto con Verstappen.
Lawson svela i suoi piani per la nuova stagione
Il pilota neozelandese, protagonista di una delle gare della Formula Regional Oceania, ha rilasciato un’interessante intervista ai microfoni di Stuff in cui ha parlato, appunto, di ciò che si aspetta dalla nuova stagione e dello stress che dovrà sopportare: “Credo che negli ultimi sei anni vissuti nell’ambiente Red Bull, io sia sempre stato sotto pressione. È così da quando avevo 16 anni quando mi hanno ingaggiato”.
Il pilota entra nel dettaglio e spiega: “Ogni due settimane ricevevo telefonate da Helmut che mi diceva: ‘Fai il tuo lavoro, altrimenti sei licenziato’. Quindi mi sento come se fossi stato cresciuto per questo”. E poi ha raccontato come ha vissuto i momenti precedenti all’annuncio della Red Bull: “Ci davano pochissime informazioni, non sapevo esattamente cosa stesse accadendo, se non che c’era questa opportunità e che dovevo fare un buon lavoro. Sapevo che avrei avuto a disposizione solo 5 o 6 gare e che quella era la mia occasione per dimostrare che valevo un posto in F1″.
“Ovviamente devo essere realista. E quindi, realisticamente, so che ci sono ancora tante piste dove non ho mai girato prima ed è la mia prima stagione completa, quindi non mi aspetto di andare lì e lottare con loro [gli altri piloti di vertice] instantemente per le vittorie. Tuttavia, mi aspetto di fare delle buone prestazioni e di fare il lavoro di cui ha bisogno la squadra. E ovviamente non sono qui per perdere”