La Formula 1 si appresta ad introdurre grandi cambiamenti nel calendario a partire dal 2026: arriva la decisione a sorpresa sui gp in Europa.
L’incredibile successo riscosso dalla Formula 1 negli ultimi anni porta inevitabilmente la Federazione a dover rivedere le proprie strategie e a soddisfare tutti gli interessi e le esigenze in ballo. In tal senso, l’espansione del settore con l’introduzione di nuovi gran premi nel calendario potrebbe riuscire a rispondere positivamente, ad esempio, ad alcune richieste di mercato e non solo.
La principale novità dei prossimi anni, confermata anche dai vertici e dai diretti interessati, dovrebbe essere il ritorno del GP d’Africa, unico continente che per ora non ha alcuna tappa. Sarà allora una battaglia tra Rwanda e Sudafrica, le due candidate, che attendono una svolta in vista delle prossime stagioni. Ma altre nazioni attendono risposte per le proprie posizioni, tra cui la Thailandia, la Corea del Sud, la Turchia e l’Argentina. Come dichiarato però da Stefano Domenicali, CEO della Formula 1, c’è un evidente problema: trovare spazio in un calendario già pieno per inserire nuove date.
Formula 1, addio ad alcuni gran premi in Europa
La soluzione che sembra stia cercando di percorrere la Federazione è quella di una rotazione annuale di alcuni gran premi. Un primo segnale chiaro è rappresentato dal rinnovo fino al 2031 della tappa a SPA, in Belgio, che prevede però l’eccezione per il 2028 ed il 2030. Due buchi che presumibilmente serviranno a lasciar spazio ad altri circuiti. E la novità, molto probabilmente, riguarderà anche l’Europa.
Il presidente del promoter del GP del Belgio, Melchior Wathelet, ha infatti rivelato che la F1 prevede per i prossimi anni un taglio delle tappe nel vecchio continente: “Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato Wathelet come riportato dalla testata spagnola soymotor.com – queste trattative sono state complicate. La Formula 1 vuole solo otto gare in Europa ed è stato difficile ottenere un accordo a lungo termine”. Affermazione che si sposa anche con le parole del presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem, che ha sottolineato la necessità di abbracciare una geografia più ampia: “È giusto che la F1 continui ad avere in calendario tappe in Europa, che è la culla della categoria, ma è altrettanto normale l’aspirazione ad annoverare la presenza di tutti i continenti in calendario includendo anche l’Africa”.
Alla luce di quanto rivelato, FormulaPassion traccia quindi un possibile quadro delle gare europee che saranno fisse in calendario nel prossimo futuro, partendo dal presupposto che su otto corse ben due saranno disputate su circuiti cittadini, ovvero Monaco e Madrid. Quattro GP hanno accordi con posto fisso valevoli almeno fino al 2030 e sono gli appuntamenti di Monza (2031), Red Bull Ring (2030), Hungaroring (2032) e Silverstone (2034). Nel 2027 si correrà di sicuro anche in Belgio e dunque resta un solo ‘slot’ libero per l’ottavo GP in Europa. L’Olanda si è chiamata fuori (nel 2026 terminerà l’accordo con Zandvoort) dunque restano in lizza del calendario attuale Imola e Baku.