Una strana Porsche ricorda molto l’auto con cui il Doc e Marty hanno viaggiato nel tempo. Attenzione però, non vi porterà da nessuna parte.
Chi non conosce la straordinaria auto De Lorean DMC-12, entrata nell’immaginario dell’uomo comune per la sua comparsa nel film, anzi, nella saga Ritorno al Futuro di Robert Zemeckis? Questa vettura ha in realtà una storia molto fallimentare considerando che il suo ideatore, John De Lorean, vide crollare il suo sogno di creare l’auto più bella di sempre sotto debiti, accuse e perfino un processo per spaccio!
L’automobile ha comunque conosciuto una nuova vita come: “L’auto che non ha bisogno di strade” che i protagonisti del film usano per viaggiare avanti ed indietro nel tempo. I viaggi temporali purtroppo ad oggi non sono possibili ma non è che nessuno ci abbia mai provato. Porsche sembra infatti aver tentato davvero di ricreare nella vita reale la DeLorean usando un suo modello vintage molto popolare…
Si tratta della Porsche 928, uno dei modelli più riconoscibili dell’azienda tedesca. Uscita nel 1977 e prodotta fino al 1995 l’automobile ha finito per essere un po’ un simbolo dell’estetica particolare di quegli anni: se escludiamo il “rotondo” posteriore e i fari circolari del gruppo ottico frontale, la 928 sembra a malapena una Porsche, paragonandola al design classico della 911.
A cosa serve?
La casa tedesca ha nel suo museo un esemplare molto strano: con questi aggeggi montati su tutta la carrozzeria, infatti, l’automobile finisce per somigliare in modo impressionante alla De Lorean che si vede nella saga di film; ma davvero è un esperimento per viaggiare nel tempo? Beh, sicuramente è un esperimento ma creato per ragioni molto più “terrestri”.
L’automobile è nata con un preciso obiettivo: rendere le automobili Porsche più silenziose possibile, il che appare come un controsenso considerando il loro propulsore sportivo. Eppure, è proprio così e l’esemplare mantenuto a Weissach è il motivo per cui i proprietari del brand non rischiano multe per inquinamento acustico: “Ancora oggi potrebbe continuare a fare il suo lavoro”, spiega il Tecnico del brand Harald Mann che ha lavorato con l’auto dalla sua produzione nel 1989.
Ci sono infatti rigidi limiti di rumore in decibel che anche un’auto sportiva non può superare, senza considerare che anche dentro l’abitacolo, il comfort deve essere massimo. L’auto ha asservito al suo scopo e quegli impianti che vedete sulla carrozzeria sono strumenti montati proprio allo scopo di trovare un modo per portare il propulsore V8 della sportiva a fare meno rumore possibile.
“Abbiamo usato l’auto per dei test. Il rumore complessivo deve risultare sotto una certa soglia, quindi se il cambio e le ruote sono più silenziosi, lo scarico può fare un po’ di rumore in più”, spiega ancora Mann. Per isolare l’auto e permettere ai tecnici di fare il loro lavoro, alcune componenti come i paraurti sono letteralmente imbottite di cotone. Straordinario, non è vero? Forse anche più di un viaggio nel futuro.