Un metodo molto particolare di “evadere” le norme arriva dall’Europa dell’Est: lo stanno facendo tutti, il motivo è piuttosto evidente.
La targa della nostra automobile è un po’ come la carta di identità che ci troviamo in tasca: si tratta di un metodo rapido ed importantissimo per identificare ciò – o chi – abbiamo davanti e non è permesso in alcun modo alterare o modificare la forma o ciò che troviamo scritto su questo documento. Eppure, questo non impedisce a moltissimi automobilisti di mettere le mani sulla targa della loro auto per le più svariate ragioni.
Nel nostro paese, a lungo è andata avanti la moda di coprire la targa con uno strato di pellicola trasparente, sporcata ad hoc in modo da renderla illeggibile da parte delle attrezzature elettroniche. Questo sistema quando scoperto è punibile dalla legge ma non è raro che, intanto, ad un osservatore poco attento o ad una telecamera questo trucco risulti solo una coincidenza molto sfortunata per cui la targa si è sporcata proprio in quel punto.
In alcuni paesi europei però, si sta diffondendo un “trucco” ancora più subdolo che viene utilizzato spesso per disperazione da automobilisti che non sanno più come far fronte ad una situazione che, pur se creata per rispondere ad un grave problema sociale, sta diventando davvero insostenibile per molti di loro che non sanno come gestirla…
In alcuni paesi est europei e, a quanto si apprende da questa sequenza, anche in altri come l’Olanda si è diffusa la moda di fermare l’auto, coprire la targa con del nastro isolante e poi ripartire quando si entra nelle zone a traffico limitato dove le vetture di certe classi inquinanti – che nel nostro caso sono spesso le Euro 4 o auto simili – non dovrebbero poter circolare.
Questo perché molti automobilisti non vogliono essere multati e devono magari attraversare queste aree per forza dato che devono raggiungere il posto di lavoro o altre aree dove evidentemente muoversi con il trasporto pubblico sarebbe semplicemente impossibile. Questo metodo sembra funzionare anche se, chiaramente, essere visti da un poliziotto a compiere questo gesto sarebbe sanzionato.
Una moda insomma che ricorda molto quanto è sempre accaduto nel nostro paese per mascherare ai rilevatori di velocità la targa quando si decide di spingere a fondo sul pedale dell’acceleratore. Resta da vedere come le autorità decideranno di affrontare questo sistema. O, cosa improbabile, se i governi interessati rivedranno alcune decisioni che a quanto pare, portano alla disperazione molti guidatori.
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