Liam Lawson entra nella famiglia Red Bull: arriva il commento del padre di Verstappen sull’arrivo del neozelandese.
Max Verstappen è sicuramente uno dei piloti automobilistici più influenti di sempre. Il suo talento ed il carisma che lascia trasparire sono le sue caratteristiche principali. Lo straordinario rendimento in pista è il risultato di un connubio perfetto che gli ha garantito il dominio dopo l’effetto Hamilton con la Mercedes. Il 7 volte campione del mondo, nel 2025, potrebbe rilanciarsi con la Ferrari dopo anni non proprio facilissimi, proprio per contrastare l’egemonia imposta dall’olandese.
Verstappen, però, avrà anche un nuovo compagno di squadra e questo prende il nome di Liam Lawson. Il classe 2002 è una promessa della Red Bull fin dal 2019 e sembra essersi guadagnato un posto tra i grandi a seguito di prestazioni davvero convincenti, frutto di grande applicazione e sacrificio. Una grandissima opportunità per Lawson, ma anche un test di valutazione che ha complicato le carriere di piloti come Pierre Gasly, Alex Albon e Sergio Perez. Proprio quest’ultimo, infatti gli ha lasciato posto nel 2025.
Max Verstappen si è laureato campione del mondo per 4 volte consecutive, eguagliando il record di Sebastian Vettel e anche il 2025 sarà un anno in cui il pilota della Red Bull punterà a vincere ancora una volta il mondiale. Cambiare compagno di squadra, però, potrebbe risultare un vero e proprio fattore in vista del nuovo percorso e della poca esperienza dello stesso Lawson.
Quest’ultimo, infatti, ai microfoni di F1-insider.com, ha ricevuto un chiaro consiglio da Jos Verstappen, padre del pilota campione in carica: “Il mio consiglio a Lawson? Quello di non commettere il mio stesso errore che feci nel 1994: ovvero cercare di tenere lo stesso passo di Schumacher, soprattutto in gara. In pratica era come sbattere la testa contro un muro, ma ero giovane e volevo dimostrare a tutti i costi il mio valore anche se non avevo esperienza.
In più Michael era velocissimo ed era anche il leader indiscusso della Benetton. Anche a Max ho detto di non fare questo errore. Lawson non deve cercare di tenere il passo di Max, ma crescere gradualmente guardando a se stesso. Spero che abbiano uno stile di guida simile così potranno sviluppare la macchina insieme”.
Parole che dimostrano grande intelligenza e mettono in chiaro i valori sportivi che soltanto un pilota che ha vissuto quelle dinamiche può realmente percepire e far proprie. Jos, infatti, è stato anche lui un pilota di Formula 1 ed ha fatto parte di diverse scuderie: Benetton, Simtek, Footwork, Stewart, Arrows e Minardi.
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