MotorSport

McLaren, Marko tuona: “L’anno prossimo non lo faranno”

L’ex pilota e campione Helmut Marko è andato dritto contro i rivali della McLaren, lasciando presagire forti cambiamenti.

La stagione appena conclusasi è stata una delle più affascinanti e intricate, con ribaltoni fino all’ultima curva che hanno tenuto col fiato sospeso milioni di appassionati: alla fine a spuntarla è stata la McLaren, tornando alla vittoria dopo un’attesa lunga 26 anni. Ora l’obiettivo è quello di tornare al titolo piloti, puntando su Piastri e Norris, un titolo che manca dal lontano 2008.

Helmut Marko, consulente della Red Bull, ha recentemente espresso opinioni significative riguardo alla dinamica interna del team McLaren, in particolare confrontando i piloti Lando Norris e Oscar Piastri e la papaya rules del team rivale.

McLaren, Marko non ha dubbi: “Penso si toglieranno punti a vicenda”

Oscar Piastri, giovane talento australiano, ha impressionato nel corso della stagione con vittorie in Ungheria e Azerbaigian, contribuendo significativamente alla posizione di McLaren nel campionato costruttori, rubando l’occhio a Helmut Marko, convinto delle capacità superiori dell’australiano rispetto al collega britannico: ““Piastri mentalmente è più forte di Norris, che ha mostrato alcune debolezze nel 2024. Oscar è un ragazzo che vuole assolutamente arrivare al top”.

McLaren, Marko non ha dubbi: “Penso si toglieranno punti a vicenda” (screen yt Sky Sports F1)-automotorinews.it

Secondo Marko, dalla prossima stagione McLaren non impartirà ordini di scuderia, presagendo che questa strategia possa nuocere a entrambi i piloti e far rosicchiare punti ai piloti Red Bull: “L’anno prossimo sicuramente non ci saranno ordini di scuderia fin dall’inizio”, questo il commento dell’austriaco a sport.de. “Questo mi fa sperare che i piloti degli altri top team si tolgano punti a vicenda e speriamo che questo vada a nostro favore”.

La scelta di McLaren di evitare l’introduzione di ordini di scuderia potrebbe intensificare la competizione tra Norris e Piastri. Se da un lato questa strategia potrebbe motivare entrambi i piloti a esprimere il massimo potenziale, dall’altro comporta il rischio di attriti che potrebbero minare la coesione del team e la precisione nelle decisioni tattiche durante le gare. Episodi analoghi in passato hanno dimostrato come rivalità interne non gestite adeguatamente possano incidere negativamente sull’efficienza complessiva di una squadra.

Va anche sottolineato che le osservazioni di Helmut Marko potrebbero mirare a creare incertezza all’interno di un team rivale. La Red Bull, che vede Max Verstappen come principale punto di forza, potrebbe trarre un vantaggio strategico da eventuali dissapori in casa McLaren, specialmente se tali divergenze portassero i due piloti a sottrarsi punti a vicenda, semplificando così la sfida degli avversari nella lotta al titolo.

Vincenzo

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