La mancanza di risorse dell’industria automobilistica russa si fa sentire. La loro ultima auto elettrica non vincerà nessun concorso di bellezza..
Quando si parla di auto brutte, il dibattito si infiamma e le opinioni si dividono. C’è chi sostiene che le brutte auto abbiano un fascino tutto loro, una sorta di bellezza da brutto anatroccolo, mentre altri ritengono che alcune vetture siano semplicemente inguardabili. Nel panorama automobilistico, ci sono alcuni modelli che, per design e estetica, riescono a conquistare un posto d’onore in questa particolare classifica. Tra le auto che hanno suscitato le maggiori polemiche ci sono sicuramente la Fiat Multipla, l’Alfa Romeo Arna e la Fiat Duna, che potrebbero sembrare dei gioielli in confronto all’ultima arrivata nel mondo delle auto elettriche: l’Avtotor Amber, la prima auto elettrica russa.
L’Avtotor Amber, presentata come una “Tesla killer” dai suoi creatori, ha suscitato un’ondata di commenti ironici e sarcastici. La casa automobilistica russa Avtotor, nel tentativo di riempire il vuoto lasciato dai marchi occidentali a seguito delle sanzioni imposte alla Russia, ha deciso di lanciarsi nella produzione di veicoli elettrici ma il risultato è a dir poco discutibile. La Amber ha un design che ricorda più un elettrodomestico come una lavatrice, piuttosto che un’automobile. Con i suoi fari rotondi e un frontale che sembra una scultura astratta, la Amber ha già guadagnato l’epiteto di “auto più brutta del mondo“.
La forma irregolare della carrozzeria e la scelta di avere solo due porte di ricarica sul lato passeggero, una davanti e una sul parafango posteriore, solleva interrogativi. Perché mai sarebbe necessario avere due porte di ricarica? È un mistero che pochi possono risolvere. Inoltre, l’assenza di finestre posteriori le conferisce un aspetto da furgone in miniatura, aumentando il confronto con design di veicoli commerciali piuttosto che con quelli di un’automobile tradizionale.
Prestazioni e tecnologia: un enigma
Ci si potrebbe anche passare sopra, ma non è solo l’estetica a far discutere. Anche le prestazioni e la tecnologia dell’Avtotor Amber sono ancora avvolte nel mistero. Al momento, il modello è solo un prototipo, e le informazioni riguardanti la capacità della batteria e l’autonomia sono scarse. Ciò che è certo è che l’industria automobilistica russa sta cercando di reinventarsi, ma il risultato è, per ora, deludente. L’Amber è prevista per la produzione di massa nel 2025, e molti sperano che le versioni successive possano presentare un design più gradevole.
Nel comparare l’Avtotor Amber con altre auto storicamente brutte, come la Fiat Multipla, c’è da dire che quest’ultima ha avuto la sua dose di ammiratori grazie alla sua funzionalità e versatilità. La Multipla, nonostante le critiche feroci, ha trovato un suo pubblico grazie al suo design innovativo per l’epoca, che ha permesso di trasportare fino a sei persone in un’auto relativamente piccola. La sua forma allungata, sebbene poco convenzionale, è stata in grado di conquistare cuori, mentre il design dell’Amber fatica a trovare un’anima.
Un altro esempio di auto che ha suscitato polemiche è l’Alfa Romeo Arna, un modello che ha cercato di unire il design italiano con la praticità giapponese. Tuttavia, il risultato finale ha lasciato molti a chiedersi se fosse davvero necessario unire queste due culture automobilistiche in questo modo. L’Arna è stata spesso derisa per il suo aspetto poco attraente, eppure, nel contesto attuale, potrebbe persino sembrare un’auto di classe se confrontata con l’Amber.