Il Governo Meloni ha scelto di non farlo subito. Finalmente, i cittadini possono tirare un sospiro di sollievo: il Natale sarà all’insegna del buonumore…
Un’importante novità è emersa dal recente decreto Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei Ministri, riguardante le sanzioni amministrative pecuniarie legate alle multe stradali. In un contesto economico già difficile, il Governo ha deciso di rinviare l’aumento delle multe al 2026, fornendo così un sollievo temporaneo ai cittadini italiani. Questa misura è stata accolta con favore, ma non senza alcune riserve, da diverse associazioni di consumatori e esperti del settore.
Tradizionalmente, l’adeguamento delle multe avviene ogni due anni in base all’andamento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, come stabilito dall’articolo 195 del Codice della Strada. Tuttavia, a causa della crisi economica scatenata dalla pandemia di COVID-19, il Governo aveva già sospeso l’adeguamento dal 2022, mantenendo i valori delle multe ai livelli del 2020. Ora, con il rinvio al 2026, si evita un aumento immediato che avrebbe potuto gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini.
Il decreto Milleproroghe prevede che il rincaro delle sanzioni, originariamente previsto per il 2025, non avverrà. L’adeguamento scatterà, quindi, solo dal primo gennaio 2026, permettendo così di rimanere fermi ai livelli attuali per un ulteriore anno. Questa decisione è stata presa in considerazione della difficile situazione economica che molte famiglie stanno affrontando, accentuata dall’aumento del costo della vita.
Multe in aumento: ma non adesso
Secondo i calcoli basati sull’attuale indice dei prezzi, l’adeguamento delle multe potrebbe comportare un aumento significativo, già stimato intorno al 17,7%, se si considera il nuovo indice FOI di ottobre 2024. Ciò significa che, per esempio, una multa per divieto di sosta che attualmente ammonta a 42 euro potrebbe salire a 49 euro. Un incremento che molti esperti e associazioni di consumatori considerano insostenibile per i cittadini, già messi alla prova da rincari in altri settori. Perlomeno, questa proroga permetterà a centinaia di italiani di godersi i risparmi senza dover pensare a scadenze, multe e pagamenti vari.
L’Unione Nazionale Consumatori ha espresso un parere positivo sulla decisione del Governo di rinviare l’aumento, definendolo un passo nella giusta direzione. Tuttavia, l’associazione ha anche messo in guardia contro il rischio di un aumento cumulativo che potrebbe verificarsi nel 2026, qualora non si decidesse di annullare gli adeguamenti precedentemente sospesi. “Bene, ottima notizia, ma non basta”, ha affermato un rappresentante dell’UNC. “È fondamentale che non si verifichino aumenti retroattivi che potrebbero colpire duramente i cittadini”. Un regalo, insomma, che non ha soddisfatto completamente tutte le parti in causa.