Brutte notizie per chi ha comprato queste vetture. Il colosso è vicino alla chiusura, forse solo un miracolo può salvare tutti.
Il mondo dell’automobile sa essere davvero spietato e non risparmia nemmeno brand con una storia illustre alle loro spalle. Pensate a tutti i grandi nomi che hanno chiuso i battenti negli ultimi trent’anni: Saab, Rover, Austin, Pontiac, MG prima che il brand cinese SAIC riportasse questo marchio in auge ma anche Innocenti, Tatra ed Isotta Fraschini: la lista è molto lunga.
Sembra uno shock incredibile ma si, anche il colosso giapponese Nissan potrebbe ora chiudere battenti. Una ipotesi spaventosa e sconvolgente per due motivi. Il primo è che per i proprietari di un’auto Nissan si aprirebbe un inferno fatto di pezzi di ricambio introvabili, assistenza mancata e impossibilità di comprare una vettura nuova del brand in futuro. Il secondo è che l’azienda del Sol Levante ha una storia lunga e piena di emozioni alle spalle!
Nissan è stata fondata nel lontano 1933, risalando uno dei più antichi costruttori di auto del Giappone intero. Dal 1999 l’azienda giapponese fa parte di un’alleanza commerciale che include Mitsubishi e Renault per sopravvivere ad un mercato dove chi non fa “cartello” con altri marchi rischia davvero di fallire. Negli anni, auto storiche come la Micra, la Primera, la Leaf – una delle prime auto elettriche prodotte in serie – la Almeira ed il SUV Patrol hanno fatto felici milioni di clienti ma potrebbe non bastare.
Cosa succederà a Nissan
Stando alle dichiarazioni rilasciate al The Sun da un paio di dirigenti anziani che per ovvi motivi hanno preferito rimanere anonimi, l’azienda non naviga in buone acque. Renault ha di recente ridotto gli investimenti di liquidi nell’azienda nipponica ed ora, servono urgentemente finanziamenti da parte del governo del Giappone, se l’azienda vuole vedere la fine dell’anno prossimo: “Abbiamo all’incirca 12-14 mesi di vita. Sarà molto dura farcela”, la dichiarazione spaventosa.
A confermare quanto detto sopra, il licenziamento di ben 9mila lavoratori da parte del colosso qualche tempo fa ed il fatto che il CEO Makoto Uchida si sia ridotto del 50% lo stipendio ed abbia recentemente dichiarato che non seguire il trend delle auto ibride ed elettriche sia stato uno dei peggiori errori del brand, benché la Leaf sia stata una delle prime auto elettriche al mondo: “E’ stata una dura lezione che ci ricorda di restare al passo con i tempi”, le sue parole.
Pesa molto anche la rivalità con Honda e Toyota che hanno un capitale molto più alto da investire. Anche un altro giornale del settore come il Financial Times riporta le difficoltà di Nissan: “Stanno cercando un anchor investment“, si legge sulle testate della rivista. In pratica, detto in parole molto spicciole, servono soldi. E se l’azienda non li troverà a breve, potremmo dire addio ad un nome storico del mercato automobilistico giapponese.
