Il carburante su queste vetture Fiat molto popolari potrebbe costare di più. Non solo: quasi tutte le case produttrici di Stellantis sono interessate…
Negli ultimi anni, il settore automobilistico ha visto una crescente attenzione verso soluzioni sostenibili e a basse emissioni, in particolare con l’emergere del biodiesel HVO (Hydrotreated Vegetable Oil). Stellantis, il gruppo automobilistico che include marchi storici come Fiat, Peugeot e Jeep, ha fatto passi significativi in questa direzione, introducendo motori diesel compatibili con questo tipo di biocarburante. Tuttavia, per i proprietari di alcuni modelli Fiat, ci sono notizie che potrebbero influenzare il costo del carburante a breve termine.
Il biodiesel HVO è un biocarburante di seconda generazione, progettato per essere utilizzato nei motori diesel senza necessità di modifiche strutturali o meccaniche. Questo biocarburante è prodotto attraverso un processo di idrogenazione di oli vegetali e grassi animali, il che lo rende simile, dal punto di vista chimico, al diesel fossile. Ciò significa che i veicoli dotati di motori diesel compatibili possono utilizzare l’HVO senza compromettere le prestazioni, mantenendo inalterate potenza e autonomia.
Tra i modelli Fiat che possono beneficiare di questa innovazione troviamo la Fiat Tipo, la 500X e il Ducato, tutti equipaggiati con motori Multijet. Questi motori sono stati sviluppati per massimizzare l’efficienza del carburante e garantire una combustione più pulita, riducendo le emissioni di particolato e di CO2. Tuttavia, nonostante i benefici ambientali della transizione verso biocarburanti come l’HVO, ci sono anche delle implicazioni economiche da considerare.
I costi del biodiesel HVO
Uno dei principali svantaggi dell’uso del biodiesel HVO è il suo costo, che tende a essere superiore rispetto al diesel tradizionale. Questo aumento di prezzo può essere attribuito alla complessità del processo di produzione dell’HVO, che è più raffinato rispetto ai biodiesel di prima generazione. Con l’aumento della domanda di carburanti sostenibili, il prezzo dell’HVO potrebbe aumentare ulteriormente, rendendo il rifornimento più oneroso per gli automobilisti.
Un altro aspetto da considerare è la disponibilità di HVO. Nonostante la crescente attenzione verso i biocarburanti, la rete di distribuzione dell’HVO è ancora limitata rispetto a quella del diesel convenzionale. Questo significa che, per i proprietari di veicoli compatibili, potrebbe risultare difficile trovare stazioni di servizio che offrono questo biocarburante, costringendoli a tornare al diesel tradizionale, il che potrebbe comportare un aumento dei costi di carburante, specialmente in aree dove l’HVO non è facilmente reperibile. Vedremo se il brand interverrà in qualche modo per arginare questa situazione.