Ti fermano al posto di blocco? Allora, massima attenzione a queste domande. La polizia le fa solo per metterti in difficoltà!
Essere fermati dalla polizia al posto di blocco per un cittadino normale e rispettoso delle leggi e delle regole non dovrebbe essere un’esperienza particolarmente traumatica o preoccupante. Trovarsi a tu per tu con un tutore della legge però può rivelarsi stressante anche se non si ha nulla da nascondere specie se non si conosce bene la legge o se si ha la percezione che gli agenti stiano cercando in tutti i modi di multarci o “farci fare un passo falso”.
Parliamoci chiaro: tutti noi, perfino i più ligi al rispetto della legge, abbiamo infranto il Codice della Strada almeno una volta anche solo per distrazione: questo è sufficiente per prendere una multa se ci fermano i Vigili Urbani o per attirare l’attenzione delle Forze dell’ordine in negativo trasformando quella che potrebbe essere una formalità in un episodio molto più spiacevole.
Di recente però un avvocato ha presentato una lista delle cose che i poliziotti fanno al posto di blocco che potrebbero tornarvi utili; si perché monitorando quanto accade, sapendo già come rispondere a questi quesiti e interpretando al meglio i comportamenti degli agenti, sarete in grado di tirarvi fuori dai guai, qualora stiate per finirci.
Domande, gesti e formalità al posto di blocco
Un avvocato americano, Andrew Flusche, ha pubblicato tramite Motor Biscuit una lista delle “bugie” che i poliziotti dicono ai sospettati per convincerli a confessare: se non avete fatto nulla di male, potrebbe tornarvi utile conoscerla. “Se un poliziotto vi dice che non può aiutarvi se non gli parlate o confessate, non credetegli”, dice per prima cosa Flusche. “Avete il diritto di rimanere in silenzio e dovreste parlare soltanto con il vostro avvocato, qualsiasi cosa abbiate fatto”.
Un altro suggerimento è quello di dimostrarsi cortesi con gli agenti ma di non chiacchierare troppo; potrebbe denotare nervosismo e far durare il controllo più di quanto sarebbe realmente necessario: “Lasciate che gli agenti facciano il loro lavoro”, il suo consiglio. L’avvocato sottolinea anche che, nel caso abbiano il serio sospetto che abbiate appena commesso un crimine, gli agenti sono autorizzati a mentirvi per farvi confessare ed arrestarvi.
Alcune cose dette dall’avvocato Flusche sono invece inapplicabili in Italia. Un esempio? Il legale sconsiglia di sottoporsi volontariamente al test del palloncino se avete bevuto ma in Italia, rifiutarlo equivale a subire la massima pena possibile per la guida in stato di ebbrezza. Va poi ricordata la pratica degli agenti di toccare la vostra auto per lasciare impronte digitali nel caso succeda qualcosa di sgradevole? E’ una pratica diffusa negli USA dove le armi ed i crimini violenti sono molto più diffusi ma molto meno in Italia.
In ultimo, vi ricordiamo che sottrarsi in qualsiasi modo al posto di blocco in Italia è un reato e, a seconda della gravità della vostra fuga, potreste incorrere in un’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Attenti quindi a quello che fate!