Michael Schumacher, il momento del distacco è arrivato: tifosi in fila per partecipare all’evento

Michael Schumacher, uno dei piloti più conosciuti della la storia della Formula Uno, unirà tantissime persone a un evento raro.

Nel contesto della storia della Formula 1, il 1991 segna un anno di transizione e innovazione, con una particolare attenzione alla scuderia Benetton, che ha lanciato il suo modello B191. Questo bolide ha rappresentato un punto di svolta per il team, che all’epoca stava cercando di affermarsi nel panorama competitivo della F1.

Schumacher Benetton asta
Michael Schumacher, è arrivato il momento di dirgli addio (www.automotorinews.it – Instagram Michael Schumacher)

Con una combinazione di design audace, tecnologia all’avanguardia e talenti emergenti, il B191 è diventato un simbolo dell’era in cui il motorsport iniziava a evolversi in modi che avrebbero definito le generazioni future. Ed è anche la vettura con cui Michael Schumacher debutta nella massima categoria automobilistica con il futuro team campione del mondo, dando il via alla sua eterna leggenda.

Progettazione e innovazione del Benetton B191

La vettura da F1 Benetton B191 è stata progettata da Rory Byrne e John Barnard, proprio quest’auto è stata messa all’asta di recente da RM Sotheby’s; si tratta di un lotto molto speciale offerto dal museo dell’Indianapolis Motor Speedway: il prezzo finale potrebbe schizzare anche intorno agli 800.000 dollari. La vettura era alimentata da un motore Ford-Cosworth HB, un propulsore che offriva una potenza competitiva per l’epoca. Questo motore si è dimostrato affidabile e performante, contribuendo al successo della B191 nelle varie gare del campionato.

Schumacher Benetton asta
La Benetton 1991 di Schumacher all’asta (www.automotorinews.it – RM Sotheby’s)

Uno degli aspetti più interessanti del B191 era il suo design aerodinamico. La carrozzeria era caratterizzata da linee fluide e una struttura leggera, che riduceva la resistenza all’aria e migliorava la stabilità nelle curve. Le ali anteriori e posteriori erano progettate per massimizzare il carico aerodinamico, garantendo che la vettura potesse affrontare le sfide delle diverse piste del campionato di Formula 1. Questo focus sull’aerodinamica si è rivelato cruciale per il successo della monoposto, permettendo ai piloti di ottenere prestazioni superiori anche in condizioni difficili.

A fine 1991 la vettura in questione venne ritirata dalla Benetton, privata del motore, ridipinta con la livrea Mild Seven e impiegata per scopi pubblicitari fino al 1995. In seguito, questa magnifica monoposto è stata riportata alle condizioni esatte in cui fu lasciata da Michael Schumacher. Già nel 2003 e 2006 ha fatto la sua comparsa al Festival della Velocità di Goodwood. Si tratta di un’auto molto speciale, perché è quella con cui Schumacher esordì nel team – con il quale in seguito vinse due titoli mondiali – a Monza, conquistando peraltro i primi due punti della sua carriera. E adesso può finire in mano ad appassionati e collezionisti vari, che non vedono l’ora di mettere mano a una monopsoto semplicemente unica. Certo, può farlo chi si può permettere più di mezzo milione di dollari.

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