Addio ai vigili urbani, sembra incredibile ma presto potrebbe accadere eccome. Ecco come potrebbe succedere.
Negli ultimi anni, molte città in tutto il mondo si sono trovate ad affrontare un problema sempre più pressante: il caos veicolare. Con l’aumento della popolazione e la crescente diffusione dei veicoli, il traffico nelle aree urbane è diventato un incubo quotidiano per milioni di persone.
Tempi di percorrenza dilatati, inquinamento atmosferico e un costante stress psicologico sono solo alcune delle conseguenze di un sistema viario congestionato. Tuttavia, una città ha trovato una soluzione innovativa a questo problema: l’intelligenza artificiale. Questa sarebbe addirittura più funzionale dei famosi vigili urbani. Scopriamo ocme funziona davvero il sistema di ultima generazione.
AI nel traffico cittadino: di cosa si tratta
Prendiamo ad esempio Bangalore, in India, che ha implementato un sistema di gestione del traffico basato sull’intelligenza artificiale, e non è il solo luogo in cui è accaduto, capace di monitorare e ottimizzare i flussi veicolari in tempo reale. Questo approccio ha dimostrato di essere non solo efficace, ma anche sostenibile. Attraverso l’uso di sensori e telecamere, il sistema raccoglie dati in tempo reale sui movimenti dei veicoli, analizzando le informazioni per prevedere i picchi di traffico e ottimizzare i tempi di attesa ai semafori. Ciò ha portato a una riduzione significativa della congestione e, di conseguenza, a un abbattimento delle emissioni di CO2.
Il sistema di intelligenza artificiale di bangalore è in grado di apprendere e adattarsi ai cambiamenti delle abitudini di guida. Ad esempio, durante eventi speciali o festività, il sistema può ricalibrare i segnali stradali e deviare il traffico in modo proattivo, prevenendo i colli di bottiglia.
Il progetto si chiama ASTraM, ed è stato ideato dall’azienda olandese Arcadis. L’AI opera per raccogliere enormi quantità di dati dalle strade cittadine, dallo stato delle strade e da tutto quello che accade in strada durante il giorno. Le informazioni vengono ricevute grazie alle telecamere di sicurezza, ma anche app come Google Maps e TomTom danno una grande mano in tal senso. Grazie a questo sistema, è possibile prevedere percorsi alternativi validi o prevenire futuri ingorghi e addirittura incidenti.
I dati raccolti non provengono solo dai veicoli, ma anche dai pedoni e dai ciclisti, il che permette di avere una visione integrata e completa della mobilità urbana. In questo modo, le autorità possono prendere decisioni più informate e implementare strategie che non solo riducono il traffico, ma migliorano anche la sicurezza stradale. In questo modo, la viabilità può migliorare notevolmente; e, di conseguenza, il lavoro dei classici vigili può diventare di minore rilevanza.