Lewis Hamilton non ha usato tanti giri di parole per descrivere il momento attuale che sta vivendo in Mercedes.
Il primo gran premio della stagione non è andato come sperato in casa Mercedes, costretta ad accontentarsi di un quinto e settimo posto. Non un piazzamento all’altezza delle aspettative per un team che ha dominato in lungo e in largo per otto anni consecutivi.
Il cambio regolamentare ha finito per peggiorare le prestazioni delle Frecce d’Argento e adesso si ritrovano con una macchina decisamente al di sotto delle rivali Red Bull e Ferrari. Già l’anno scorso erano emersi tutti i limiti di una vettura che stentava e non poco nel trovare l’assetto giusto e anche in questo avvio di stagione la situazione sembra essere la stessa, se non addirittura peggiore.
Il team di Brackley, infatti, anziché compiere passi in avanti sembra essere rimasta indietro, venendo superata anche da un’incredibile Aston Martin che si è rivelata degna avversaria persino della Rossa.
Il terzo posto di Alonso e il sesto di Lance Stroll – che, ricordiamo, ha gareggiato infortunato per via dell’incidente in bici delle scorse settimane – la dicono lunga sul potenziale della monoposto della scuderia di Gaydon, mentre la Mercedes, per il momento, sarebbe soltanto la quarta forza del Mondiale.
Lewis Hamilton non le manda a dire: per il campione dovrebbero ammetterlo
Insomma, per la squadra di Toto Wolff è una situazione estremamente difficile e Hamilton ne è inevitabilmente deluso, al punto da non usare tanti giri di parole per descrivere il momento attuale del team.
“L’anno scorso ho detto al team quali problemi c’erano sulla macchina – riporta il sito della BBC –. Ne ho guidate così tante in vita mia che so di cosa ha bisogno una monoposto e so quello che non serve“. E ancora: “Penso sia una questione di responsabilizzazione, di ammettere e dire ‘Sai che c’è, non ti abbiamo ascoltato’. La macchina non è dove dovrebbe essere e dobbiamo lavorarci” ha tuonato il sette volte iridato.
Per Lewis, quindi, c’è da mettersi sotto e trovare una soluzione per migliorare la W14 quanto prima. “Dobbiamo esaminare il bilanciamento in curva, osservare tutti i punti deboli e riunirci come squadra. Questo è quello che facciamo“.
Il problema di fondo è la concezione della vettura che, secondo Hamilton, è nata “sbagliata”. “Siamo pluri-campioni del mondo, solo che stavolta non è stata indovinata la macchina, come è avvenuto l’anno scorso” ha detto. Ciò, però, non significa automaticamente che non risaliranno la china: “Questo non significa che non potremo sistemarla. In passato ho avuto molte macchine con questo comportamento, soprattutto ai tempi della McLaren. Non so quando o come riusciremo a svoltare, però dovrà accadere“.