In una gara condizionata da tanti colpi di scena e da un finale palpitate Ricky Stenhouse jr conquista la sua prima vittoria a Daytona 500, primo evento stagionale del campionato Nascar
Tante presenze, per lo più avare di soddisfazioni. Ma Ricky Stenhouse jr può finalmente conquistare uno di quei trofei che nella vita e nel curriculum di un pilota brillano per tutta la vita.
Va a lui, pilota Chevrolet della JTG Daugherty, unico rider della scuderia che vede in società il re della pubblicità Tad Geschkicketr e la stella NBA Brad Daugherty, la prima vittoria stagionale in quello che è uno dei superclassici della stagione Nascar, la Daytona 500.
Rispettando le aspettative di una gara che viene considerata tra le più incerte e imprevedibili di tutto il calendario, Stenhouse, 35 anni, ha conquistato la vittoria grazie a una gran dose di sangue freddo e non poca fortuna. Al comando dopo una generosa spinta di Kyle Larson nel primo tempo supplementare, Stenhouse ha avuto la freddezza e la lucidità di restare al comando evitando i contatti e la pressione di chi lo inseguiva.
Quando la gara sembrava ormai al sicuro, Stenhouse viene bloccato ancora una volta da una interruzione, causata da un incidente tra Austin Dillon e William Byron. Altro tempo supplementare, con altri due giri. E il miracolo in qualche modo si è ripetuto con Logano in testa, Stenhouse incredibilmente spinto da Christopher Bell pronto al sorpasso mentre alle spalle della coppia di testa si scatenava il finimondo. Sull’ennesimo incidente che coinvolge Travis Pastrana e Aric Almirola i commissari di gara hanno deciso che poteva bastare. Stenhouse appena passato sotto la bandiera bianca viene dichiarato vincitore.
Stenhouse scende dalla sua Chevrolet stremato e in lacrime: “Eravamo senza benzina, un’altra interruzione e sarei finito indietro, un altro extratime e avrei perso tutto. Ho aspettato tanto questo momento. Ne è valsa la pena”.
Era dal 2017 che il pilota di Memphis, alla sua quarta stagione con la JTG Daugherty, non riusciva a festeggiare nella victory lane. Questo è il suo terzo successo in carriera. Di gran lunga il più importante. La scuderia invece non vedeva una bandiera a scacchi addirittura dal 2014.
Il tutto al termine di una delle Daytona più lunghe di sempre, tra interruzioni ed extratime 212 giri complessivi: pari a 530 miglia. Il campione in carica Nascar Joey Logano è arrivato secondo, con Bell terzo, Chris Buescher quarto e Alex Bowman, che partiva dalla pole position in quinta posizione.
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