Il campione del mondo Pecco Bagnaia passa al vaglio la nuova Ducati. Buone le prime sensazioni, ma a Portimao serve migliorare.
Al termine della tre giorni di test Irta in Malesia Pecco Bagnaia può ritenersi soddisfatto dell’ultima evoluzione della Ducati GP23, ma restano ancora diversi dettagli da affinare. Il campione del mondo ha concluso al secondo posto, con un distacco minimo di 80 millesimi dal miglior tempo di Luca Marini, con il marchio di Borgo Panigale che si riconferma favorito nella corsa al titolo 2023.
Saranno fondamentali i due giorni di test a Portimao dell’11 e 12 marzo, quando bisognerà definire la specifica del motore e il primo pacchetto aerodinamico da omologare alla vigilia della prima gara. Sicuramente la Desmosedici GP23 è un chiaro passo in avanti rispetto alla moto 2022, ma ci sono ancora alcune problematiche da risolvere. Alcune sono state risolte nella domenica di test in Malesia, ma bisognerà insistere sull’elettronica per scaricare a terra l’aggressività del nuovo V4 di casa Ducati.
Pecco Bagnaia al lavoro sulla nuova Ducati Desmosedici GP
Pecco Bagnaia è felice di quanto fatto dal suo costruttore durante la pausa invernale e soddisfatto di quanto fatto in pista. “Nell’ultima ora di test abbiamo apportato una grande modifica all’elettronica e fatto un enorme passo avanti – ha spiegato il pilota di Chivasso -. Puoi vederlo abbastanza chiaramente nei tempi sul giro della sessione, con gomme usate e queste modifiche ho fatto 1:59.1 e 1:59:0 e tutto è andato bene“.
Nel time attack della terza giornata di test è andato sotto l”1″58 piazzandosi alle spalle al compagno di Academy e di marca Luca Marini. “Mi sento benissimo con la moto. Sono abbastanza sicuro e voglio continuare a lavorare con la moto 2023 perché è un passo avanti“, ha proseguito il campione del mondo della Ducati. Lo scorso anno, durante la preseason, ha dovuto fare marcia indietro sulla nuova specifica di motore, scartando l’ultima versione e adottando una versione ibrida 2021-2022.
Stavolta in azienda non sono stati commessi gli stessi errori, ma la “prepotenza” del nuovo propulsore dovrà essere calibrata nella due giorni di test a Portimao e dovrà scegliere la migliore configurazione aerodinamica. “Il mio obiettivo ora sarà quello di fare un passo avanti in termini di erogazione di potenza rispetto alla moto 2022“. E manca ancora qualcosa in termini di agilità nei cambi di direzione. “L’unica cosa che manca è la maneggevolezza. Sotto questo aspetto, la moto 2022 era un po’ più semplice. Questa moto è più aggressiva e nervosa, ma possiamo lavorarci a Portimao. perché è una pista in cui la manovrabilità è molto importante“.