Ancora colpi di scena nel quinto evento stagionale di Formula E in programma sulla pista indiana di Hyderabad
Tanto pubblico e tantissima curiosità per quello che è il Gran Premio inaugurale della Formula E in India.
I motivi di interesse sono molteplici anche sotto l’aspetto del business perché l’India, uno dei paesi più inquinati del mondo con il più alto tasso di motori a combustione in assoluto, si affaccia al mondo full-electric dimostrando se non altro la volontà di dare un segnale di cambiamento ai propri automobilisti e consumatori.
La presenza di una vettura totalmente indiana all’interno del campionato elettrico della FIA, la Mahindra, è solo uno dei tanti segnali che alcune cose stanno cambiando. La folta presenza di pubblico in quella che è stata la prima gara indiana nel mondiale elettrico per eccellenza è sicuramente la seconda.
La gara è stata senza dubbio molto spettacolare e piacevole, estremamente incerta fino all’ultima curva. Davanti a tutti, quasi costretto a fare da lepre nonostante una situazione non brillantissima sotto l’aspetto dell’amministrazione della sua energia, Jean Eric Vergne. Una gara tutta in difesa la sua, soprattutto nelle ultime fasi della competizione quando la sua DS Penske si presenta al cospetto degli ultimi giri di gara con una percentuale risicatissima di batteria.
Limando ogni traiettoria e cercando di giocare al risparmio evitando gli errori Vergne riesce nella non facile impresa di concretizzare una vittoria importantissima – la prima di questa stagione – dopo due gare senza punti e un settimo posto nella prima corsa in Arabia Saudita a Riyadh. Il tutto resistendo agli incessanti attacchi della Envision di Nick Cassidy mentre alle sue spalle succedeva il finimondo.
Una gara vinta con molta costanza quella di Vergne, bravo soprattutto a tenersi molto lontano dai guai in una gara davvero molto incerta anche per via di numerosi incidenti. Alcuni dei quali clamorosi. Il peggiore di tutti è senza dubbio l’autoscontro tra le due Jaguar di Mitch Evans e Sam Bird entrambe costrette al ritiro quando la gara andava verso la sua conclusione. Fallimentare la scelta di Bird di anticipare i tempi di attacco sulla Nissan di Sacha Fenestraz. Traiettoria sbagliata e anziché un buon quarto posto il pilota inglese finisce per centrare in pieno anche Evans per un doppio ritiro accolto dai box con disperazione.
É proprio questo il momento in cui, giocando d’azzardo, Vergne sorpassa Buemi in quella che si sarebbe rivelata la manovra vincente andando a gestire la propria riserva di energia con il contagocce.
Immediato il contrattacco di Buemi che finisce poi risucchiato dal gruppo. Ma ad aiutare Vergne c’è un altro incidente, quando Hughes si schianta con la sua McLaren in mezzo alla pista. Sospensione e ripartenza che fa il gioco del francese della DS che da quel momento in poi, non senza difficoltà amministra rispetto agli ostinati attacchi di Cassidy, bravo a prendersi la seconda posizione davanti al compagno di scuderia Da Costa.
Ottimo quarto posto per Pascal Wehrlein, reduce da un brutto incidente in prova che lo ha costretto a qualche ora di ospedale. E che invece accumula altri punti che lo isolano ancora maggiormente al vertice della classifica provvisoria. A seguire Camara (al primo piazzamento importante) Rowland e Nato.
Prossimo appuntamento a Cape Town (Sudafrica) il 25 febbraio.
L'affidabilità è un elemento fondamentale nella scelta di un’automobile. I consumatori si aspettano che il…
Quando si parla di moto divenute leggendarie grazie al grande schermo, la moto utilizzata da…
Ritrovata in un fienile quella che è considerata l'automobile più rara del mondo: una vera…
Toto Wolff è famoso come team principal della Mercedes in F1: di recente ha preso…
Vera e propria strage di multe per gli italiani d'ora in avanti. Ecco il nuovo…
Adriano Celentano, il "Molleggiato", è uno degli artisti più iconici della storia italiana, celebre non…