C’è una multa che può scattare anche per pochi centimetri, e purtroppo non perdona. Il pericolo è in agguato per tutti e si rischia il salasso
E’ evidente che spesso basta una distrazione per incappare in multe salate. Ovviamente, la legge non ammette disattenzioni, e per questo non è possibile giustificarsi con una dimenticanza o una noncuranza, seppur motivata. Gli obblighi, ad esempio, vanno tutti rispettati.
A maggior ragione se si tratta di segnaletica. Sia quelle verticali (i cartelli) che quelle orizzontali disegnate a terra sono sempre perentorie e vanno rispettate con obbligo. Se il segnale riguarda quello della generica “precedenza” è insita una certa discrezione da parte del guidatore in base al livello di rischio e di conseguente prudenza. Ma quando è indicato uno “stop” non ci sono alternative: bisogna fermarsi. Anche (rischi permettendo) per pochi secondi, ma comunque bisogna fermarsi.
E quello che non tutti sanno, è che bisogna fermarsi seguendo le indicazioni. Infatti, sull’asfalto è sempre indicata una linea. Bisogna stare dietro di essa per rispettare in pieno l’obbligo. Visto che lo stop è una perentoria indicazione per la sicurezza, le sanzioni sono pesanti. Multe salate, disciplinate dall’Articolo 145 del Codice della Strada. Molto alta se allo stop non ci si ferma: in questo caso si va da un minimo di 163 euro fino a un massimo di 651.
C’è una multa che scatta anche per pochi centimetri: rischiano tutti
La sanzione sale se viene commessa tra le 22.01 e le 6.59. In questo caso il minimo diventa di 217.33 euro, mentre il massimo arriva addirittura a 868 euro. E non finisce qui, perché oltre la multa arrivano anche le sanzioni accessorie, come la decurtazione dei punti patente. In questo caso il codice prevede -6 punti per chi commette questa infrazione nel corso di due anni consecutivi. Addirittura, se la recidiva è più pesante, si rischia anche la sospensione della patente, e in particolare per un periodo che va da un minimo di un mese a un massimo di tre mesi di stop.
E bisogna stare attenti, soprattutto, a un altro fattore: bisogna fermarsi dietro la linea, e non davanti o sopra. La Corte d’Appello di Roma, in una sentenza del 27 gennaio 2012, ha ribadito non solo l’obbligo inviolabile di fermarsi sempre agli stop. Quindi non soltanto rallentare, e soprattutto fermarsi anche quando la strada risulta vuota), ma anche nella distanza prevista. Altrimenti una multa per mancato arresto potrebbe essere ugualmente comminata.