Yamaha chiude lo Shakedown Test con una lieta notizia per Fabio Quartararo. Dal 10 al 12 febbraio via al test Irta.
Yamaha ha concluso la tre giorni di test Shakedown in Malesia con buone sensazioni. Nelle prime due uscite a scendere in pista è stato solo il collaudatore britannico Cal Crutchlow, nell’ultima giornata si è visto affiancare dai due tester giapponesi Katsuyuki Nakasuga e Kohta Nozane. Ai box era presente anche il campione francese Fabio Quartararo che ha voluto guardare da vicino le prime novità della M1 e ascoltare i commenti diretti del pilota britannico.
La prima buona notizia è che la Yamaha M1 ha raggiunto picchi di velocità massima superiori allo scorso anno. Crutchlow ha raggiunto una top speed di 335,4 km/h, ben 4 km/h in più rispetto alla velocità raggiunta da Fabio Quartararo nel Gran Premio della Malesia dello scorso anno. Un buon passo in avanti che farà sicuramente piacere al pilota di Nizza, che da oltre un anno invoca maggiore potenza. I primi frutti del lavoro svolto dall’ingegnere Luca Marmorini e il suo staff si cominciano a intravedere.
Resta da capire se questo aumento di cavalli porterà o meno scompensi su altre aree tecniche della moto. Yamaha ha implementato anche un nuovo pacchetto aerodinamica che dovrebbe scaricare a terra la potenza del quattro cilindri in linea. Adesso la parola passa ai suoi due piloti ufficiali, Franco Morbidelli e Fabio Quartararo, che scenderanno in pista a Sepang nel fine settimana dal 10 al 12 febbraio. Solo il test IRTA dipingerà un quadro più chiaro in termini di prestazioni ed equilibri.
Nella prossima stagione di MotoGP la Yamaha vedrà schierate in griglia di partenza solo due moto, dopo aver perso la partnership con la squadra satellite RNF. Quindi saranno giornate fondamentali per raccogliere dati e lavorare sodo in vista del successivo test in programma nel mese di marzo a Portimao, poco prima del Gran Premio del Portogallo che darà il via al calendario mondiale 2023.
Fabio Quartararo dopo un lungo tira e molla contrattuale ha rinnovato la fiducia alla Casa di Iwata, complice anche l’imprevista uscita della Suzuki dal campionato, che ha costretto ad un’accelerata sulle dinamiche del mercato piloti. Ma a quanto pare il colosso giapponese inizia a rispettare le sue richieste. L’obiettivo dichiarato è riprendersi il trono iridato dopo il secondo posto finale dello scorso anno, quando è andato vicinissimo alla riconferma nonostante avesse a disposizione un pacchetto tecnico nettamente meno competitivo rispetto ai diretti avversari.
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