Il 2023 è iniziato da poco, ma per il bollo auto è già tempo delle prime scadenze. Stanno già arrivando, infatti, i primi avvisi: cosa fare
Il 2023 è iniziato da poco, ma per il bollo auto è già tempo di scadenze: stanno arrivano infatti i primi avvisi. Come sempre, questi non vanno sottovalutati perché si tratta di una tassa obbligatoria che tutti coloro che hanno intestato un veicolo (salvo le eccezioni specifiche) sono tenuti a pagare.
Il bollo auto va pagato anche se il veicolo è fermo senza circolare. In quanto questa è una tassa legata al possesso, e non all’utilizzo del veicolo. Inoltre, si tratta di un’imposta sulla persona, che non ricade sul mezzo. Questo significa che eventuali bolli arretrati vanno pagati (se arriva la contestazione) anche quando non si è più in possesso del veicolo (venduto o anche rottamato).
Il debito va estinto anche se il veicolo appartiene a un altro proprietario, o addirittura se non esiste più. Infatti il bollo ricade sulla persona e quindi eventuali arretrati spesso e volentieri (salvo prescrizione) “tornano” sempre sotto forma delle “odiate” cartelle esattoriali. E bisogna fare attenzione: sono le regioni (salvo casi particolari) a curare la riscossione del bollo auto. E queste (alcune soprattutto) sono molto severe ed efficienti nelle procedure di riscossione.
Bollo Auto, stanno già arrivando i primi avvisi del 2023: cosa fare
In sostanza si va facilmente incontro al temutissimo fermo amministrativo, che colpisce tutti i veicoli che il debitore possiede. Ecco perché è meglio pagare subito la tassa. Mentre avvisi bonari, cartelle e sanzioni arrivano via posta raccomandata (o PEC, se vogliamo), i normali avvisi di pagamento – a titolo di semplici promemoria – arrivano soltanto via mail: è possibile, ad esempio, iscriversi al sito dell’Aci, per ottenere le preziose notifiche via posta elettronica. Queste ci permettono di ricordarci dei pagamenti. Ovviamente possiamo creare dei promemoria anche da soli, magari utilizzando le funzioni dello smartphone.
Ma quando arrivano le scadenze? Il termine decorre dal 1 gennaio dell’anno successivo a quello in cui la tassa è dovuta. Se il pagamento del bollo 2022 scade a maggio, i tre anni iniziano a decorrere a partire dal 1 gennaio 2023 e, quindi, scadono il 31 dicembre 2026. Più semplicemente, la data di scadenza può essere facilmente verificata sulla ricevuta di pagamento del bollo stesso. Pagare il bollo è molto facile: ci sono molteplici sistemi, da quelli telematici (anche via smartphone) a quelli “fisici”, recandosi anche dal tabaccaio o presso gli uffici abilitati.