Sergio Perez torna a parlare dell’arrivo di Daniel Ricciardo in Red Bull, un ritorno che non lo turba particolarmente per il futuro.
Daniel Ricciardo ha concluso anticipatamente la sua esperienza in McLaren e non ha trovato un altro posto sulla griglia della Formula 1. Però si è comunque guadagnato una chiamata dalla Red Bull, dove è tornato come terzo pilota.
Aveva già corso per la scuderia di Milton Keynes per cinque anni, tra il 2014 e il 2018, dopo l’esperienza fatta in Toro Rosso. La scelta di andarsene per firmare con la Renault stupì molto e probabilmente oggi se ne pente, anche se forse non lo ammetterà mai.
L’ascesa di Max Verstappen iniziò a metterlo un po’ in ombra e lui preferì trasferirsi in una scuderia nella quale essere il numero 1. La sua carriera poi non ha preso la direzione che sperava. Ora torna nella squadra come driver di riserva, in attesa di un’eventuale occasione nel 2024.
Occasione che non avrà in Red Bull, dato che Sergio Perez ha un contratto valido anche per il prossimo anno. Christian Horner ed Helmut Marko magari vogliono mettere un po’ di pressione al messicano, ma senza avere nei pieni una eventuale sostituzione se le cose non andassero per il meglio.
Red Bull, Sergio Perez e il ritorno di Daniel Ricciardo
Perez, a margine dell’evento di presentazione del team Red Bull, è tornato a parlare del ritorno di Ricciardo: “Quando sei alla Red Bull, devi dare il massimo a livello di prestazioni, non importa che ci sia o meno Daniel. Siamo fortunati ad averlo con noi, con la sua grande esperienza. Quando parliamo della macchina, lui conosce bene l’argomento e può esserci di aiuto“.
Il pilota di Guadalajara non vede la presenza del nuovo arrivato come una minaccia, ma come una risorsa. L’esperienza dell’australiano può rivelarsi molto importante per lo sviluppo della macchina.
Perez è tranquillo, ha un contratto che lo tiene al riparo da sorprese e ha grande voglia di dimostrare di essere un top driver. Non sarà facile reggere il confronto con Max Verstappen, però darà il massimo per lottare per il titolo di F1.