Vasseur in Ferrari riabbraccia Leclerc, pilota che ha conosce già da tanti anni: ma non ci sarà nessun trattamento di favore rispetto a Sainz.
Una grande novità del 2023 in casa Ferrari è certamente la presenza di Frederic Vasseur come nuovo team principal. Come il suo connazionale Jean Todt, spera di avere successo alla guida della scuderia più vincente della Formula 1.
Il TP ferrarista ha vinto parecchio nei campionati minori, però in F1 finora non ha avuto l’occasione di puntare alla conquista del mondiale. Per un breve periodo ha diretto il team Renault e poi è passato alla Sauber, dunque le ambizioni molto diverse da quelle della scuderia di Maranello.
Il nuovo arrivato sa che questa è l’occasione della sua carriera, la sfida più grande che ha affrontato. Sente la responsabilità e la pressione di dover fare bene. Milioni di tifosi si aspettano che già nel 2023 la squadra vinca il titolo e proverà ad accontentarli, anche se non tutto dipende da lui.
F1, Vasseur felice di ritrovare Leclerc
Vasseur in Ferrari torna a lavorare con Charles Leclerc, cosa già successa in Formula 3 con il team ART e in Formula 1 con Sauber. Il monegasco nel 2018 debuttò nel massimo campionato con la scuderia di Hinwil e c’era il francese a guidarla. Il rapporto tra loro è buono, un fattore certamente positivo. Qualcuno ha anche insinuato che il pilota abbia condizionato la sua assunzione, però è una versione smentita dalle parti.
Il nuovo team principal, intervistato da Canal+, si è comunque detto felice di ritrovare Leclerc: “Lo seguo dai tempi del karting. Dopo un periodo in ART in F3, ha esordito in F1 con Sauber, per cui siamo sempre stati vicini. È un vantaggio per me, perché lo conosco bene; ed è un vantaggio per lui, perché conosce bene me“.
Anche se c’è un buon rapporto tra loro, Vasseur ci tiene a ribadire che la Ferrari non partirà con nessuna gerarchia prestabilita e che Carlos Sainz avrà lo stesso trattamento del compagno: “Siamo in un momento in cui non possiamo avere un pilota favorito, non ce ne sarà uno. L’obiettivo è vincere con la Ferrari, non con uno o con l’altro pilota. Daremo a entrambi i mezzi per fare un buon lavoro. Se a un certo punto sarà necessario spingere di più un pilota rispetto all’altro per vincere il campionato, prenderò questa decisione senza nessun problema“.
Il boss ferrarista ci tiene a mettere le cose in chiaro la situazione. Solo a campionato in corso può essere definita una gerarchia, basandosi sulla classifica ovviamente. Vedremo se la Ferrari sarà da titolo nel 2023.