Il pilota Aprilia Aleix Espargarò lascia presagire l’addio al Motomondiale: le nove moto, il calendario e la famiglia alla base della decisione.
Aleix Espargarò correrà la sua settima stagione in sella alla Aprilia RS-GP. Dopo anni molto difficili, in cui sembrava sul punto di voler gettare la spugna e appendere il casco al chiodo, a causa dei ritardi tecnici della moto di Noale. il pilota catalano ha trovato finalmente il suo meritato riscatto. Nel 2022 ha agguantato la prima vittoria a Termas de Rio Hondo, una domenica storica per la sua carriera e il suo team che ha sempre creduto in lui.
Nell’estate scorsa ha anche meritato ampiamente il rinnovo di contratto a cifre maggiorate, Massimo Rivola ha accontentato le sue richieste (dovute) e il connubio proseguirà almeno per altri due anni. Saranno i risultati a dire se proseguire o meno, ma il nuovo calendario di 21 Gran Premi, l’introduzione delle gare sprint sembrano spingere il veterano di Granollers a preannunciare un addio, al di là del risultato finale.
Peccato per l’amaro finale del 2022, fino al podio di Aragon Aleix Espargarò aveva tutte le carte in regola per puntare al titolo mondiale. Sarebbe stato un avvenimento inatteso, ma non per questo non meritato. Serviva lo sprint finale che non c’è stato, massima concentrazione da parte di tutti, specialmente del team. Invece da Motegi a Valencia una serie di errori e problemi tecnici hanno spinto il pilota residente in Andorra fuori dalla top-3. “L’anno scorso siamo saliti sul podio per la prima volta e nessuno ha creduto in noi – ha detto il pilota a Motorsport-Magazin -. Quest’anno abbiamo vinto la nostra prima gara e nessuno ha creduto in noi. Ora nessuno crede che possiamo rifarci nel 2023, ma io ci credo“.
Il quasi 34enne Espargarò correrà in classe regina fino alla fine della stagione 2024, ma non vede un prolungamento di carriera oltre quella data. E’ molto affezionato alla sua moglie Laura e ai due figli gemelle, Mia e Max, a cui vorrebbe dedicare tutto il suo tempo. “In questo momento non mi vedo in MotoGP oltre il 2024. Quello che ha fatto Valentino [Rossi] è fantastico, ma non credo avrò la forza per farlo. Vedremo come mi sento nel 2024. Tuttavia, penso che con i calendari attuali e l’introduzione delle gare sprint, sarà difficile superare i 35 anni“.
Del resto la MotoGP di oggi richiede un impegno fisico molto alto, serve prepararsi atleticamente ad alti livelli, cosa che non accadeva fino a un decennio fa. I tempi cambiano e anche il modo di allenarsi. Sta diventando uno sport indicato soprattutto ai più giovani: “In passato l’atletica non era molto rilevante nel nostro sport, ma ora fisicamente siamo ad un livello altissimo e stiamo tutti molto attenti a cosa mangiamo, a come ci alleniamo e a come recuperiamo“.
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