Con la doppia gara di Ryadh in Arabia Saudita entra nel vivo la competizione della Formula E che assegna una doppia vitoria a Porsche e Pascal Wehrlein
Un primo successo tanto netto quanto di rompente per l’atteggiamento estremamente aggressivo di Pascal Wehrlein, peraltro assolutamente sostenuto da una Porsche in condizioni di velocità e di affidabilità invidiabili.
Cui fa ecco un secondo successo, forse ancora più clamoroso anche perché è completamente diverso dal primo. Strategia, tattica, pazienza e una difesa molto accorta, senza commettere alcun errore. Il tutto in una fase della gara estremamente incerta e sotto pressione. Una gran prestazione che regala al pilota tedesco e alla Porsche non solo due successi di enorme prestigio sulla pista saudita di Riyadh, ma anche la leadership del campionato mondiale di Formula E.
É decisamente presto per azzardare ipotesi e scenari. Soprattutto in un campionato ancora estremamente lungo, che prevede ancora nove appuntamenti e 13 gare complessivamente da qui alla fine della stagione, fissato a Londra per il 13 luglio. Ma avvio migliore di questo per la Porsche e Wehrlein non poteva esserci. Un secondo posto all’esordio in Messico, una doppia vittoria in Arabia Saudita. Una macchina assolutamente competitiva che dunque fin da subito assume la responsabilità e il ruolo di auto da battere.
Nel Mondiale Formula E 2023, il primo senza la Mercedes che aveva conquistato gli ultimi due titoli, le gare di Riyadh rappresentano una sfida significativa. Wehrlein le interpreta entrambe con estrema autorevolezza. Domina la prima, costringendo la Avalanche Andretti di Jake Dennis a un lungo e sterile inseguimento. Amministra la seconda, dando sempre l’impressione di poter andare a lottare per la vittoria anche quando si presenta dalla quinta posizione in griglia di partenza, giocando di rincorsa.
In gara #2 Pascal Wehrlein ha il grandissimo merito di non volere tutto e subito, di ragionare e pianificare un capitolo alla volta. Parte bene, si incolonna in quarta posizione studiando un atteggiamento dei suoi avversari. Incassa le iniziali difficoltà di Sebastien Buemi, gestisce perfettamente gomme ed energie per poi andare ad attaccare. Messo il mirino sulle McLaren di Hughes e Rene Rast, Wehrlein capitalizza splendidamente le sue modalità di attacco per conquistare la leadership e prendere il largo.
L’unico a tenergli testa, proprio come nella gara di venerdì, è ancora una volta Jake Dennis, assolutamente a suo agio sulla pista saudita. Ma quando la Andretti (anche questa motorizzata Porsche) si fa sotto pur riducendo considerevolmente il suo svantaggio, Wehrlein ha il merito di non andare mai in ansia mantenendo non meno di un secondo di vantaggio sul suo inseguitore. Terzo posto per la McLaren di Rast seguito da Bird e Hughes.
Doppia vittoria a Riyadh per Wehrlein che va al comando della classifica generale con 68 punti, cinque lunghezze su Dennis e addirittura 42 su Buemi. Prossimo appuntamento in India a Hyderabad l’11 febbraio.
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