Il nuovo team principal di Maranello, Frederic Vasseur, ha parlato in vista della nuova stagione incoraggiando i tifosi della Ferrari: le sue parole sono eloquenti
Il nuovo corso della Ferrari è ormai stato aperto: l’inizio della nuova stagione si avvicina e le aspettative sono tante. Ruotano soprattutto intorno al ruolo del nuovo team principal, l’ex Alfa Romeo Frederic Vasseur.
Raccoglie l’eredità di Binotto e promette il rilancio e la competitività della Rossa nel prossimo campionato mondiale. L’obiettivo del team è di tornare a essere realmente competitivi, sia per la classifica piloti che per quella costruttori. Il nuovo corso comincerà ufficialmente il 1 marzo, chiudendo definitivamente il quadrienno con Mattia Binotto al comando del team. Vasseur ha parlato direttamente ai tifosi confermando i suoi auspici e spiegando la sua ricetta per un team vincente.
Il dirigente è stato intervistato da “Racecaar Engineering”, con cui ha parlato di alcuni punti che ritiene basilari. “Oggi il peso specifico del lavoro di squadra è molto più importante di quello dei singoli – ha detto Vasseur – è molto più importante di quanto non lo fosse appena qualche anno fa. Si tratta di una questione di risultati che riguarda l’intera squadra, perché i team di grandi dimensioni richiedono uno sforzo maggiore di coordinamento tra i vari reparti che lo compongono”.
Vasseur toglie importanza ai singoli per guardare, quindi, al gruppo: “L’influenza del componente singolo è inferiore – ha spiegato – ma non vuol dire che sia meno determinante. Parliamo infatti di persone molto specializzate”. Parole che incoraggiano i tifosi della Rossa, che aspettano il tanto atteso rilancio ormai da anni. “Le squadre stanno seguendo una nuova generazione di ingeneri che si stanno affacciando sul mondo della Formula 1, attraverso un punto di vista completamente nuovo – ha spiegato il team principal – è molto importante avere un management con esperienza che possa coordinare tutti nel modo più efficace possibile”.
Il compito di Vasseur è quello di un equilibratore: “I vari punti di vista non possono confliggere, ma devono coincidere, bisogna trovare una convergenza prestazionale”. E poi un’indicazione tecnica: “I motori congellati hanno funzionato, creando una lotta più serrata per il Mondiale. Oggi il gap tra i vari team si è ridotto del 2%, mentre qualche anno fa era salito al 5%”.
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