La vittoria di Montecarlo nella prima tappa stagionale del mondiale rally WRC non riporta Sebastian Ogier sulle sue decisioni
Un record invidiabile e forse imbattibile. A distanza di un anno dal successo di Sebastian Loeb, che lo scorso anno era tornato con una vittoria a Montecarlo, l’ottava della sua straordinaria carriera in cui ha collezionato nove titoli mondiali, Sebastian Ogier ha messo i puntini sulle ‘i’.
La nona vittoria del campione francese a 39 anni, diventa un traguardo straordinario, se non addirittura irraggiungibile. É un record notevole in uno degli eventi più prestigiosi in assoluto nel mondo del rally. E se Loeb, otto vittorie nel rally monegasco, è l’unico che potrebbe davvero rimettere in discussione questa statistica eccellente con un altro ritorno vittorioso a Montecarlo, Ogier da parte sua ammette che questo primato è uno degli highlight della sua carriera.
Inutile sottolineare che la vittoria di domenica scorsa è stato ulteriore elemento di discussione tra il campione francese e la Toyota ufficiale che da una parte ha sperato fino all’ultimo istante di convincere Ogier a tornare sulla sua decisione di non correre più a tempo pieno nel Mondiale Rally WRC. Ma dall’altra si è attrezzata con piloti e progetti alternativi. Ogier rimane la ciliegina sulla torta di una squadra che punta alla doppietta. E dunque a un quinto mondiale piloti e a un terzo titolo iridato costruttori di fila.
Impressionante la prestazione di Ogier a Montecarlo. Su tracciati che il fuoriclasse conosce a memoria, meglio di chiunque altro. Ma che in qualche modo fanno pensare che per un campione del genere di posto nel mondiale WRC ce ne sarebbe ancora. Eccome… “Sono felicissimo di quello che abbiamo realizzato – dice a mente fredda dopo la vittoria Ogier – questo successo ha un valore enorme soprattutto per me perché adoro questo rally. Penso di poter essere orgoglioso di me stesso e di questa prima esperienza insieme a Vincent Landais”.
Montecarlo per Ogier è qualcosa di più di una semplice vittoria da aggiungere a quelle già conquistate: “Non si tratta solo di record o statistiche. Questo non è un rally. Questo è IL rally. Vincere qui, una, due, tre o nove volte non ha prezzo”.
Otto vittorie e tre secondi posti a Montecarlo negli ultimi 11 anni portano Ogier nell’olimpo monegasco. Ma non lo convincono a tornare sui suoi passi: “Le decisioni già prese non sono in discussione. Alla Toyota sanno che il mio sarà un impegno parziale, si sono già organizzati con altri piloti di rilievo e va benissimo così. Una vittoria nella prima gara dell’anno non può cambiare quanto abbiamo già concordato”.
Ogier non sa nemmeno quando tornerà in gara. La Toyota avrà quattro vetture: una delle quali sarà affidata a un team privato quando il francese non sarà disponibile.
Dunque… quando? “Al momento non lo so. Non in Svezia, per la prossima tappa. La mia intenzione è quella di garantire almeno quattro presenze. Ma ne stiamo parlando”.
Lo scorso anno Sebastian Ogier aveva corso in Portogallo e Kenya per poi disputare le ultime tre prove stagionali quando ormai il titolo di Rovanpera e quello costruttori erano già al sicuro. Per chiudere con una vittoria, due secondi posti e altrettanti piazzamenti al quarto posto e piazzarsi sesto assoluto in classifica generale con cinque piazzamenti in zona punti su sei gare. Notevolissimo…
In Svezia alle tre Yaris ufficiali di Rovanpera, Evans e Katsuta si affiancherà quella affidata alla coppia italiana composta da Lorenzo Bertelli e Simone Scattolin.
La Fiat 500 è famosa e nota ai più per essere un modello economico e…
Mr. Bean è arrivato a prendere una decisione importante per quanto riguarda il futuro della…
Ti sei mai chiesto quali siano le vetture più pericolose di tutte? I dati non…
Acquistano un'automobile ma era rubata. Non dovrebbe accadere in un concessionario ufficiale, eppure... Nel nostro paese, il…
La Fiat Multipla è sempre stata molto discussa per il suo singolare aspetto, e questo…
La Lamborghini Urus e la Ferrari Purosangue sono automobili straordinarie, ma guardate che spettacolo questa…