Fabio Quartararo riproverà a dare l’assalto al titolo mondiale. Ma la Yamaha M1 dovrà fare dei passi in avanti decisivi.
Fabio Quartararo e Yamaha sono stati ad un passo dal divorzio nella primavere del 2022. I tecnici della Casa di Iwata non sono riusciti a soddisfare le richieste del pilota francese, che da più di un anno esige più cavalli per la sua M1. Prima di mettere la firma sul rinnovo biennale si è preso del tempo per decidere, per capire meglio i piani futuri del costruttore, l’effettivo impegno nello sviluppo del motore quattro cilindri in linea.
Alla fine, complice anche l’uscita di Suzuki dal Mondiale, ha optato per la firma del rinnovo fino al termine del 2024. Ad occuparsi della sua gestione ci ha pensato il manager francese Eric Mahè, in modo tale che il pilota potesse restare concentrato sul Mondiale e le prestazioni in pista. “Avevo delle alternative, ma non mi piace occuparmi di queste cose“, ha detto a Motorsport-Magazin.com. “Il mio compito è pensare al presente e fare del mio meglio“.
La priorità per Fabio Quartararo era quella di avere a disposizione il miglior pacchetto possibile per la stagione ’23, motivo per cui Yamaha ha scelto di ingaggiare l’ingegnere Luca Marmorini, esperto motorista con anni pregressi in F1 insieme a Ferrari e Toyota. Il vero problema della M1 non è tanto il gap in termini di velocità massima sui rettilinei, quanto la percorrenza in curva. Fino a qualche anno fa era un vantaggio per la moto di Iwata, adesso non più: “Ci mancano accelerazione e potenza”.
Dal prossimo anno la Yamaha non potrà più contare su una squadra satellite, saranno solo due le M1 in pista, le uniche con motore 4 cilindri in linea, a fronte di una concorrenza che schiera il V4. Per la Casa giapponese potrebbe essere la fine di un’era se non ci saranno risvolti positivi per Fabio Quartararo nel 2023. La mancata presenza di una squadra cliente non preoccupa il campione del mondo 2021, visto che nella passata stagione non è stato possibile fare comparazioni con i dati di Andrea Dovizioso, ritiratosi dopo il weekend di Misano, e Darryn Binder, poco veloci con il prototipo di Iwata.
In ogni caso l’obiettivo del pilota di Nizza è sempre e solo uno: vincere il secondo titolo mondiale. “Non importa se gioco alla Playstation o a carte, voglio sempre vincere. Voglio essere una leggenda di questo sport ed essere ricordato come il ragazzo che non si è mai arreso“, ha concluso Quartararo.
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