Ferrari, l’indiscrezione agita i tifosi: è davvero clamorosa

La Ferrari si trova in una posizione di “protesta” rispetto ad altri team: c’è in ballo qualcosa di grande in vista del Mondiale di F1 2026.

Il 2026 sarà un anno di cambiamento per la Formula 1. Infatti, entrerà in vigore un nuovo regolamento riguardante i motori. Un’altra rivoluzione, dopo quella del 2022 che ha toccato soprattutto l’aerodinamica con il ritorno delle macchine a effetto suolo.

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“Può essere la persona giusta”, per la Ferrari arriva un augurio importante – Automotorinews.it

Tra tre anni, ci saranno power unit che utilizzeranno il 50% di energia elettrica in più rispetto alle attuali. Sparirà l’MGU-H, ma la MGU-K sprigionerà maggiore potenza in confronto a quanto avvenuto finora: da 120 kW a 350 kW. Le prestazioni resteranno simili a quelle attuali, ma con minori consumi.

A proposito di carburante, dal 2026 ne verrà utilizzato uno al 100% sostenibile: nei serbatoi ci saranno benzine sintetizzate. La Federazione Internazionale mira a portare a zero le emissioni di carbonio nell’atmosfera. Grazie alle nuove regole, le macchine di F1 avranno un minore impatto sull’ambiente.

Ferrari, problemi in vista del 2026: cosa succede

Il nuovo regolamento tecnico è importante anche per attrarre nuovi costruttori. Audi ha già annunciato che entrerà in Formula 1 nel 2026 tramite una partnership con Sauber. E altri marchi sono interessati a essere in griglia, ad esempio la Porsche e la Ford. Inoltre ci sarà Honda, che fino al 2025 collaborerà con Red Bull e poi farà un percorso diverso.

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Carlos Sainz e Charles Leclerc – Automotorinews.it

Il 15 dicembre 2022 c’è stata una riunione dei motoristi per definire alcune regole sulla power unit del futuro. Come rivelato, la scorsa settimana, da RacingNews365 e confermato poi da Motorsport.com, la Ferrari non è stata invitata. Invece, erano presenti Mercedes, Renault, Honda e Red Bull Powertrains.

La FIA ha escluso la scuderia di Maranello perché questa si era rifiutata di firmare il verbale nella riunione precedente. La Ferrari è contraria al fatto che Red Bull Powertrains venga considerata un nuovo costruttore, avendo avuto pieno accesso alla proprietà intellettuale della Honda. I rivali si difendono spiegando di averli resi al costruttore giapponese senza averli effettivamente utilizzati.

I nuovi motoristi che entreranno in F1 avranno a disposizione più test e prove al banco. A Maranello ritengono che Red Bull non possa essere trattata come Audi, che davvero sarà una novità nel 2026. La Ferrari è in contatto con la FIA per trovare una soluzione, sperando di evitare di utilizzare il diritto di veto di cui gode.

Al momento non è iscritta come motorista per il 2026, la sensazione è che un accordo verrà raggiunto. Da capire le tempistiche.

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