Carlo Pernat, figura storica della classe regina, offre qualche anticipazione sul prossimo campionato del mondo di MotoGP.
Carlo Pernat ha fatto la storia nel paddock del Motomondiale e oggi gestisce due talenti di primo livello come Enea Bastianini e Tony Arbolino. Il manager ligure è una figura senza troppi peli sulla lingua, svela retroscena interessanti e rende noti alcuni dettagli che sfuggono ai mass media di massa. In una puntata del programma YouTube “Sportaction” con Franco Bobbiese parla di contratti milionari e della rivalità tra Bastianini e Pecco Bagnaia.
Nella stagione 2022 i duelli tra i due italiani hanno emozionato lo show della classe regina, ma in realtà dietro quelle battaglie si muovevano anche interessi finanziari. “Enea stava lottando ad un certo punto per il Mondiale o quantomeno per le prime tre posizioni. In ambito economico vale davvero moltissimi soldi. Tante volte ho chiesto a Ducati di garantirci almeno il terzo posto, ma hanno rimandato a lungo“. A quel punto Bastianini non poteva fare altro che spingere senza guardare in faccia nessuno, come giusto che sia in uno sport individuale come il motociclismo.
Pernat e il contratto di Bastianini
Per molte settimane si è parlato di giochi di squadra in casa Ducati, cosa che poi non è mai avvenuta, perché ognuno ha tirato acqua per il suo mulino. “Enea ci sta e non ci starà ai giochi di squadra. Sono due piloti abbastanza differenti. Bagnaia è veloce e costante, Bastianini è più funambolo, sorpassa pulito ma nei momento in cui è più difficile passare. Sarà una bella battaglia, ma è normale“.
Con Ducati è stato firmato un contratto di due anni e in caso di vittoria iridata o secondo o terzo posto finale il suo ingaggio potrebbe addirittura triplicare. In gioco non ci sono solo i contratti con la Casa di Borgo Panigale, ma anche quelli con gli sponsor: “Abbiamo Alpinestars, KYT, Tissot di cui Enea sarà ambasciatore nel mondo per tre anni e altri sponsor che equivalgono ad altri bonus. Tra primo e secondo c’è una bella differenza“.
La MotoGP è uno sport di velocità ma anche di quattrini, la vita del manager oggi non è per nulla facile. Diversi piloti si sono rivolti a Carlo Pernat per curare la propria immagine e gli affari, ma all’età di 75 anni ha preferito concentrarsi su Bastianini e Arbolino. “Gestire un pilota è come gestire un’azienda… La nostra generazione era sulla stretta di mano, sui contratti amichevoli. Oggi fai un contratto con i tuoi legali, ma possono cambiare da un momento all’altro“.