Alex Rins parla per la prima volta da pilota Honda. Per lo spagnolo inizia una nuova avventura dopo sei anno in Suzuki,
Alex Rins ha scelto LCR e Honda per il suo secondo capitolo professionale in MotoGP. Dopo l’addio della Suzuki al Mondiale non poteva rifiutare la ghiotta occasione di salire in sella alla RC213V che ha dato pregio e lustro al Motomondiale, anche se la sfida non si preannuncia per nulla facile. Dopo sei anni con la GSX-RR dovrà adattarsi ad una nuova moto, ad un motore V4 che chiede uno stile di guida abbastanza differente e, da pilota ufficiale, avrà anche il compito di testare nuove parti.
Svincolato dal silenzio imposto dal contratto che lo legava alla Suzuki fino al 31 dicembre, il pilota spagnolo ha potuto raccontare a Motorsport.com le prime impressioni sulla Honda ricevute durante il test di Valencia. “E’ stata una sensazione strana, è stato complicato perché è una moto molto diversa dalla Suzuki, ma non mi è sembrata una moto così male“. La risposta del motore è forse la parte più difficile con cui fare i conti, soprattutto nella percorrenza a centro curva.
Alex Rins e l’anno della svolta
Il test di Valencia, preceduto dalla sua ultima vittoria con la Suzuki, si è chiuso con un distacco di 1,2 secondi dal miglior giro segnato da Luca Marini. La RC-V non gli è sembrata quella moto così muscolosa come molti dicono, anche se si tratta di “una moto non facile da guidare ma ha un grande potenziale“.
La sua preparazione invernale si sta adeguando sia alla Honda che alla nuova sfida composta da 42 gare. Inoltre da pilota ufficiale avrà il compito di provare le novità che arriveranno dal Giappone, nella speranza siano usufruibili da subito anche per chi veste la livrea satellite. “Voglio credere che se portano un forcellone nuovo lo diano anche a me… Mi fiderò della mia squadra e di Lucio (Cecchinello, ndr)”.
Nell’attesa della prossima uscita nel test di Sepang, Alex Rins ha modificato qualcosa anche nella sua preparazione atletica invernale. Del resto sarà una stagione nuova per tutti con l’introduzione di un calendario allungato e delle gare sprint, che insieme costituiscono un impegno annuale di 42 gare. Ma non solo, lo spagnolo ha anche modificato alimentazione da un po’ di tempo a questa parte. “Introdurremo nuovi esercizi in palestra per essere preparati. Lavoreremo anche mentalmente, cosa che sto facendo da molto tempo… Credo di non averlo mai detto pubblicamente, sei mesi fa sono diventato vegetariano, per la mia condizione fisica e anche per gli animali“.