Ezpeleta ha parlato della MotoGP di oggi e ha fatto anche un riferimento al 2015, anno dello scontro tra Valentino Rossi e Marc Marquez.
Sicuramente l’addio di Valentino Rossi ha ridotto un po’ di interesse verso la MotoGP, ma i talenti non mancano in griglia. Ci sono tanti piloti di ottimo livello che possono dare spettacolo in pista.
Certamente nessuno può essere un personaggio come il Dottore, un vero catalizzatore delle attenzioni oltre che un campione alla guida. Tanti dicono che oggi mancano i personaggi alla categoria, ma la sensazione è che manchino le rivalità che appassionino davvero i tifosi.
I problemi fisici di un fenomeno come Marc Marquez non hanno aiutato. Nel 2023 dovrebbe essere finalmente al 100% e sarà interessante vederlo lottare con Francesco Bagnaia, Fabio Quartararo, Enea Bastianini e gli altri piloti.
Ezpeleta commenta la MotoGP: cita anche Valentino Rossi e Marc Marquez
Nel 2023 in MotoGP ci sarà la novità delle Sprint Race in ogni gran premio, un format che si ispira al Mondiale Superbike alla Formula 1. Carmelo Ezpeleta prende spunto soprattutto dalla F1 e lo ha ribadito a Motorsport.com: “In termini di spettacolo è il top tra gli sport motoristici. Il nostro obbligo è guadagnare popolarità. Loro sono cresciuti molto ultimamente, ma non molto tempo fa erano in difficoltà e noi eravamo il meglio”.
Il CEO di Dorna Sports è fiducioso sul futuro della classe regina del Motomondiale: “L’addio di Valentino Rossi ha avuto un impatto, ma ne stanno arrivando altri. Non condivido il catastrofismo di alcuni, non c’è depressione“.
A Ezpeleta viene chiesto se il livello alto di rispetto tra i piloti smorzi la storia e renda più complicato appassionarsi per i tifosi: “I piloti sono rivali, ma si rispettano tra loro. Nel 2015 c’è stato un picco di interesse con quanto successo tra Valentino, Marc e Jorge ma non mi è piaciuto. La rivalità deve essere incentrata sul desiderio di vincere. Non servono piloti che si picchino per attirare la gente“.
Il manager spagnolo non gradisce il fatto che le rivalità possano sfociare in situazioni extra-sportive, anche se ciò può attirare maggiore interesse sulla MotoGP. Cita dei casi passati: “Non mi è piaciuto che Lorenzo e Pedrosa non si siano parlati e non mi è piaciuto che Rossi e Biaggi si siano colpiti sui gradini del podio a Montmelò. Mi piace la rivalità, perché aiuta sport e popolarità., ma non penso sia negativo che ci sia rispetto“.