Moto GP

Valentino Rossi, il manager svela: trattativa sfumata per un soffio

Valentino Rossi dopo il difficile biennio in Ducati fu avvicinato da un importante costruttore. Ma la trattativa svanì per un nulla.

I destini di Davide Brivio e Valentino Rossi si sono incrociati ai tempi della Yamaha, dove il manager brianzolo ha lavorato per venti anni, affiancando il Dottore nei suoi anni d’oro, quando ha conquistato quattro titoli mondiali in sella alla M1. Sono state tra le pagine più belle della carriera del maggiore dei fratelli Brivio, dove ha appreso i segreti del mestiere, fino a diventare un personaggio centrale nel paddock del Motomondiale.

Valentino Rossi (foto Ansa)

Poi la decisione di Valentino Rossi di lasciare la Casa di Iwata e tentare il “miracolo italiano” con la Ducati nel biennio 2011 – 2012. In una intervista rilasciata alla rivista cartacea “Slick Magazine”, l’attuale manager del team Alpine di F1 rivela qualche retroscena interessante a distanza di molti anni, quando le strade del campione di Tavullia e della Suzuki stavano per incrociarsi… E chissà cosa sarebbe accaduto se il matrimonio fosse convolato a nozze.

Valentino Rossi e Suzuki… questione di un anno

Valentino Rossi (foto Ansa)

Davide Brivio ricorda la stagione 2011, “quando lavoravo per Valentino. Anch’io ho lasciato la Yamaha alla fine del 2010, come lui. Al termine del 2011 Suzuki [ha lasciato la MotoGP], ma nel paddock si sapeva che… sarebbero tornati molto presto“. Il 2011 non fu anno positivo per il Dottore in sella alla Ducati Desmosedici, con un solo podio stagionale e il 7° posto in classifica finale. Era già chiaro che avrebbe cercato altre strade al termine del contratto biennale con la Casa di Borgo Panigale.

Valentino Rossi era già alla ricerca di una sella libera per il 2013, aveva subito capito che mai avrebbe potuto primeggiare con la Rossa emiliana. Davide Brivio, all’inizio del 2012, viene contatto dal capo della Suzuki MotoGP, Shinichi Sahara, che gli preannuncia il ritorno del marchio nel 2014 e gli chiede se fosse possibile ingaggiare il fuoriclasse di Tavullia. Il manager italiano contatta subito il nove volte iridato: “L’ho detto a Valentino, sapendo che il contratto con la Ducati era in scadenza alla fine 2012 e lui mi ha risposto che aveva bisogno di una moto per il 2013, non per il 2014. Quindi non poteva aspettare la Suzuki“.

A quel punto Brivio riporta la risposta a Shinichi Sahara che si prende del tempo, fino ad un nuovo contatto da lì a breve. A quel punto gli viene offerto un contratto da team manager, con la base operativa del team Suzuki stanziata in Italia. “Quando Sahara mi aveva contattato per Valentino, mi aveva anche detto che sarebbero stati disponibili a realizzare la sede della squadra in Italia, per tenerselo vicino. Quindi l’idea di fare una base in Italia c’era già“. Nel 2013 Davide Brivio e Suzuki firmano il contratto, da lì a breve avrebbe portato il marchio a vincere il titolo MotoGP con Joan Mir.

Luigi Ciamburro

Giornalista con la passione dei motori dal 2008. Classe 1980, laureato in Lettere moderne con indirizzo pubblicista.

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