Il campione della MotoGP Marc Marquez partecipa ad un evento di beneficenza e ritorna a parlare della sua Honda RC-V.
Marc Marquez continua ad essere al centro delle scene in questo lungo inverno e, dopo le varie partecipazioni ad eventi commerciali e sportivi, si è recato all’ospedale Clinic Barcelona per un evento di beneficenza dedicato alla salute oftalmologica della popolazione di Haiti. In uno degli Stati più poveri del mondo, sono disponibili solo 30 oculisti per 12 milioni di abitanti, con conseguente aumento dei casi di glaucoma e difficoltà di accesso agli occhiali per correggere i difetti più comuni. Per avviare questo progetto Marc ha donato 100mila euro.
Un argomento che tocca particolarmente il pilota della Honda, che ha dovuto fare i conti con la diplopia già dieci anni fa, quando correva in Moto2 e riportò un incidente nel GP di Sepang. Nell’autunno 2021 il disturbo visivo si è ripresentato dopo una caduta in allenamento con la moto di enduro, poi a distanza di pochi mesi dopo il terribile incidente riportato nel warm-up domenicale in Indonesia. Fortunatamente il problema è rientrato senza dovere ricorrere alla sala operatoria, ma Marc Marquez ricorda quei difficili momenti.
Se c’è un pilota della MotoGP, che sa cosa vuol dire soffrire di un problema alla vista, è proprio Marc Marquez. Da oltre dieci anni la diplopia incombe su di lui ed è un fantasma che potrebbe risvegliarsi dopo ogni caduta. “Non solo non riuscivo a scendere in pista – ha ricordato il pilota HRC -, ma non ero autonomo, perché non potevo girare neppure in auto e dipendevo dagli altri. Una ferita alla spalla fa male, ma a volte puoi dimenticarla. Invece quando vedi doppio non puoi dimenticarlo tutto il giorno, solo quando dormi“.
L’occasione della conferenza stampa è servita anche per fare il punto della situazione sportiva, in attesa di conoscere il suo livello fisico e quello tecnico della prossima Honda RC213V. Per poter puntare al titolo mondiale dovrà scoppiare di nuovo quella magica scintilla tra moto e pilota. “A loro ho chiesto una moto competitiva e non mi interessa com’è. Da parte mia cercherò di fare del mio meglio per essere competitivo, perché questo è il mio lavoro e la mia passione. Voglio lottare ancora per il Mondiale con la Honda“.
Serve massimo impegno da ambo le parti e Marc Marquez è certo che dal canto suo sta facendo il massimo per ritornare al top delle condizioni. “Io pretendo da loro e loro pretendono da me, siamo una squadra“. Il braccio destro è in netta ripresa, entro gennaio capirà qual è il suo massimo livello dopo le quattro operazioni e un lungo periodo di riabilitazione. “Ho notato un grande cambiamento nel mio braccio. Mi sento sempre meglio. Ovviamente al momento non è perfetto, ma credo che sarò in grado di competere al mio cento percento“.
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