L’ex pilota Sete Gibernau fa una previsione sulla prossima stagione mondiale e sul connazionale Marc Marquez.
Sete Gibernau ha festeggiato 50 anni pochi giorni fa. Ha lasciato la sua impronta su alcune delle più belle domeniche del Motomondiale vincendo nove Gran Premi nella classe regina. E’ stato tra i più grandi rivali di Valentino Rossi prima in 500 poi in MotoGP, anche se per un periodo abbastanza limitato. Nel 2003 e 2004 ha chiuso al secondo posto, gareggiando con il team Gresini di passare con la Ducati, grande protagonista nella stagione 2022.
Il pilota spagnolo deve molto all’Italia nella sua carriera, ha cominciato nel Mondiale in 250 con Axo San Patrignano, un team italiano, concludendo la carriera con la Casa di Borgo Panigale. “Dunque l’Italia ha una grande importanza per me“, ha commentato a ‘La Gazzetta dello Sport’. Uno dei ricordi più belli è sicuramente legato al primo podio ottenuto a Jarama nel 1998. “Mio nonno mi promise che avrebbe preparato una bottiglia di champagne per festeggiare il mio primo podio. Pensavo che non ce l’avrei mai fatta. E invece sul circuito di Jarama arrivai terzo“. Dopo meno di due mesi suo nonno è morto, ma felice per aver visto suo nipote sul podio.
La classe regina è molto cambiata rispetto ai suoi tempi, tra elettronica e aerodinamica i prototipi di oggi hanno visto mutare il loro Dna. Il pilota ha un ruolo minore rispetto al passato, pur restando il valore primario. Come nel caso di Pecco Bagnaia che, al di là di una Desmosedici GP fortemente competitiva, ha saputo fare la differenza. “Pecco è una persona fantastica“, ha sottolineato Sete Gibernau. “E sono contento che abbia vinto una moto europea, in particolare italiana“.
Si prevede una stagione 2023 avvincente e ancora più imprevedibile, anche se l’ex pilota della MotoGP potrebbe già indicare un grande favorito. “Ducati sarà il riferimento, grazie anche alla presenza di otto moto… Se devo scegliere un nome dico comunque Marquez. Dal mio punto di vista è un eroe, il pilota più forte della storia. Sono curioso di vedere come affronterà il nuovo nemico, ossia l’aspetto psicologico“.
Dopo tre stagioni costellate di infortuni, Marc Marquez deve fare i conti anche con una nuova condizione fisica, sicuramente migliore, ma il suo braccio destro non sarà mai ai livelli precedenti all’infortunio di Jerez del 2020. “Dovrà vedersela con pensieri che lo faranno agire in modo diverso dal solito – ha concluso Sete Gibernau -. Forse nemmeno lui sa come potrebbe essere un campionato così“.
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