Spunta una nuova ipotesi per il futuro di Binotto, che lascerà ufficialmente la Ferrari al termine del 2022 per fare spazio a Vasseur.
La Ferrari ha deciso di voltare pagina. Ha annunciato prima l’addio di Mattia Binotto e dopo qualche settimana l’assunzione di Frederic Vasseur, che entrerà in carica da gennaio 2023.
Il francese ha accettato di prendersi la responsabilità di guidare la scuderia più vincente della storia della Formula 1. Non avrà un compito semplice, però è l’occasione della sua vita dopo la breve esperienza in Renault e quella durata un quinquennio in Sauber.
Conosce bene Charles Leclerc, con il quale ha lavorato in passato. Ma questo non significa necessariamente che Carlos Sainz verrà messo in secondo piano in partenza. Le gerarchie verranno stabilite in base ai risultati in pista, ovviamente. I due piloti patiranno alla pari e poi bisognerà vedere chi farà meglio.
Da capire quale sarà il futuro di Binotto. C’erano rumors che lo davano nel mirino nell’Audi, ma sembra che non sarà lì che proseguire la sua carriera. I rumors su un’ipotetico trasferimento in Mercedes sono stati smentiti dalle parole di Toto Wolff, che ha escluso una collaborazione con il suo ex rivale.
Per l’ex team principal della Ferrari sembra aprirsi un’opzione più concreta: entrare nel reparto tecnico di Liberty Media per sostituire Ross Brawn. Quest’ultimo ha deciso di ritirarsi dopo l’ultimo campionato e la società organizzatrice della F1 non ha ancora annunciato chi lo sostituirà. Stando a quanto rivelato da Automoto.it, le parti sono in contatti per discutere di alcuni dettagli.
Un aspetto da considerare è il gardening leave, ovvero il periodo durante il quale Binotto non può lavorare per altre scuderie dopo aver lasciato la Ferrari. Si era parlato di un minimo di sei mesi e di un massimo di un anno. In questo, non trattandosi di una squadra di Formula 1 ma di Liberty Media, non è escluso che l’ingegnere emiliano possa entrare in carica a inizio 2023 se trovasse l’accordo.
Binotto può essere un’ottima risorsa, visto che vanta una grande esperienza nel campionato. Il suo amico Stefano Domenicali, presidente e CEO della F1, è la figura che può aiutarlo a trovare una nuova sistemazione senza approdare in una scuderia differente da quella di Maranello.
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