Cal Crutchlow ritorna a sferzare i suoi colleghi del Mondiale. Dal 2023 molte cose cambieranno nel paddock della MotoGP.
Il campionato del mondo di MotoGP presenterà diverse novità dal prossimo anno, a cominciare dall’ingresso delle gare sprint e un calendario di 21 Gran Premi, mai così tanti nella storia del Motomondiale. Yamaha ha intenzione di dare un ruolo più centrale al suo collaudatore Cal Crutchlow, che si è ritirato dalle corse nel 2020. Ma ha proseguito come pilota sostitutivo nel 2021 e 2022, con un totale di dieci GP nell’ultimo biennio.
Il pilota britannico si è sempre evidenziato non solo in pista, ma anche per le sue dichiarazioni senza censure. Difficile frenare uno spirito ribelle come il suo, un personaggio che ha sempre fatto comodo allo show della classe regina e quando apre bocca in pubblico merita sempre attenzione e sa come attirare i riflettori. Il 37enne ha espresso stavolta tutte le sue perplessità sulle gare sprint che si terranno dal prossimo Mondiale: “Non riesco a immaginare 21 weekend di gara nel 2023. È dura, e non solo per i piloti“.
La carovana del Mondiale dovrà spostare come al solito migliaia di persone tra piloti, meccanici, tecnici e addetti ai lavori delle tre classi. Specialmente nella seconda parte della stagione non sarà facile, con un vero tour de force che costringerà migliaia di persone a restare lontani dalle famiglie per due mesi. Inoltre l’introduzione delle sprint race significa anche più rischi per i piloti, ma senza vantaggi economici, dato che non sono previsti bonus extra. “I piloti non sono molto intelligenti. Se firmi un contratto, è meglio farlo in base alle gare. Invece firmano per una stagione intera, ma adesso ci sono improvvisamente il doppio delle gare“.
Nella sua carriera Cal Crutchlow dice di aver firmato sempre i contratti in base al numero dei GP. E’ pur vero che salta un Gran Premio non vieni pagato, ma si tratta di eventi rari ed eccezionali. Ora che ci saranno 42 gare i piloti della MotoGP dovranno faticare non poco e prendersi molti rischi: “Forse hanno bisogno di manager decenti in MotoGP“, rincara la dose il collaudatore della Yamaha.
Un calendario di 21 tappe rende tutto più complicato e Dorna starebbe pensare di arrivare fino a 22. Purtroppo in tanti devono sottostare a queste nuove esigenze, se non vogliono perdere il posto di lavoro. “C’è sempre qualcuno pronto a prendere il tuo posto se non accetti“, ha aggiunto Crutchlow, come riportato da Speedweek.com. “Non avrai problemi a trovare persone che vogliono lavorare come meccanico o cuoco nel paddock“.
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