De Tomaso P900, la nuova hypercar più potente di una F1: il costo è proibitivo

De Tomaso P900, la hypercar è davvero estrema: più potente di una monoposto di Formula 1, il prezzo è pazzesco

Nel mondo delle supercar – anzi, hypercar – la De Tomaso è certamente una vera e propria icona; italiana purosangue, l’azienda ha presentato la De Tomaso P900, l’ultimo bolide prodotto in grado davvero di soddisfare i palati dei più esigenti.

De Tomaso P900
De Tomaso P900 (Facebook)

Si tratta di un’auto in edizione limitata, ad appena 18 esemplari e di certo non per tutte le tasche; per averla, infatti, serve sborsare oltre 2 milioni di sterline, 2,48 per la precisione, che al cambio attuale fa 2,87 milioni di euro. E’ stata progettata da Capricorn, che peraltro ha una grande esperienza in Formula 1.

Il motore è un V12 aspirato che tocca i 12.300 giri al minuto e la potenza è davvero pazzesca; questa vettura, infatti, eroga ben 900 cavalli di potenza che spingono appena 900 kg, per un rapporto clamoroso di un cavallo che spinge appena un chilo. Il telaio è in carbonio e la carrozzeria è progettata per rendere al massimo dal punto di vista aerodinamico, che è davvero estremo.

Le prestazioni, però, non sono state rese note; una scelta ben precisa da parte dell’azienda che rivelerà la velocità di punta solo ai fortunati acquirenti che potranno guidare questo gioiellino.

De Tomaso P900, l’obiettivo “nobile” dell’azienda italiana

Il V12 è leggerissimo, di appena 220 kg, e non ha sistemi di elettrificazione. Non si tratta, quindi, di un’auto ibrida, con la vettura che può essere alimentata con l’utilizzo di un carburante sintetico. E per De Tomaso è una sorta di fiore all’occhiello, tanto da definire questo propulsore il primo ad emissioni zero.

La nuova P900 è anche un vero e proprio omaggio alla P70 progettata da Carroll Shelby e sono tante le tecnologie dervanti proprio dal mondo della Formula 1 e del motorsport in generale. Tra questi, il sistema DRS, incorporato nell’alettone posteriore.

Norman Choi, CEO di De Tomaso, ha ammesso come per lui sia “difficile accettare un futuro con i veicoli elettrici e silenziosi. Le alternative esistono – ha detto – la nostra soluzione per tenere viva la passione dei motori endotermici è lo sviluppo di una piattaforma alimentata da carburanti sintetici. E’ questo il nostro impegno per una mobilità a zero emissioni senza rinunciare al suono di un motore“.

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