Grande elogio per Valentino Rossi da parte di un suo ex storico rivale. Il campione di Tavullia ha saputo dare tanto a questo sport.
Jorge Lorenzo ha lasciato il Motomondiale alla fine della stagione 2019, dopo una stagione molto complicata in sella alla Honda e chiudendo il contratto con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale. Ha provato a restare legato a quel mondo che è stata la sua casa per 18 anni, prima in veste di collaudatore Yamaha, esperienza che ha cessato dopo pochissime comparse.
Da quest’anno ha firmato una collaborazione con Dazn in veste di commentatore TV e facendo la sua comparsa in diversi Gran Premi. Oltre a partecipare al suo primo campionato automobilistico nella Porsche Carrera Cup Italia. Ma la MotoGP continua ad affondare radici nel suo cuore e ricorda con una vena di nostalgia la sua epoca fatta di sfide avvincenti, duelli in pista e fuori, che sapevano coinvolgere le masse dei tifosi e fare share.
A tre anni dal ritiro, il cinque volte iridato Jorge Lorenzo vive una vita completamente diversa, ma non ha mai smesso di seguire le vicende del Mondiale, anche in veste di youtuber nella stagione 2021. Ma non hai mai rimpianto la decisione di mollare: “Ho un po’ di nostalgia per le vittorie, per i festeggiamenti con la squadra… Con il senno di poi ho un po’ di sollievo per non dover continuare a sentire quella pressione e il rischio di quando si scende in pista“.
Ritorna alla mente l’adrenalina delle grandi sfide che coinvolgevano il pubblico, senza nulla togliere al campionato odierno. Dorna ha sicuramente fatto un ottimo lavoro per aumentare lo show, ma a detta del pilota maiorchino manca un ingrediente saliente: la mancanza di grandi rivalità e campioni di grosso calibro. “Valentino Rossi ha aiutato molto questo sport in termini di popolarità. E i grandi rivali di Vale hanno potuto beneficiare della sua popolarità, perché essendo il più grande rivale ha portato attenzione anche su di noi“.
A suo dire era l’epoca d’oro della MotoGP, a fronte dell’attuale campionato dove ancora non ci sono nomi che abbiano fato storia. “Le persone devono abituarsi gradualmente ai nuovi piloti. A parte Marquez, che ha una certa personalità, e Quartararo, in parte, manca un certo carisma“. Era una fase ricca di grandi campioni, tanto che oggi avrebbe difficoltà ad indicare chi fosse il più ostico in pista: “Quando Stoner e Pedrosa erano a posto era difficile batterli. Con Marquez e Rossi era difficile mantenere la calma… Ma Rossi era un grande staccatore – ha concluso Jorge Lorenzo a Motorbikemag.es -, quello che frenava più tardi ed era molto creativo, poteva inventarsi un sorpasso in ogni momento“.
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