Quartararo è tornato a parlare dell’ultima stagione MotoGP e delle difficoltà che ha avuto con una Yamaha M1 non abbastanza veloce a volte.
Arrivare secondo in MotoGP non può essere considerato un fallimento, però Fabio Quartararo ha provato tanta delusione nel 2022. Dopo la gara al Sachsenring aveva 91 punti di vantaggio su Francesco Bagnaia e non sono bastati per evitare che il rivale della Ducati gli strappasse il titolo.
Da Assen in poi, Pecco ha accelerato in maniera netta e invece il francese è stato protagonista di troppi passi falsi. A volte è stato sfortunato, in altre occasioni è stato lui a sbagliare. Con una Yamaha M1 non semplice da guidare, spesso era al limite e cercare di fare qualcosa di più poteva essere rischioso. Aveva poco margine, a differenza dell’avversario.
Nel 2023 la situazione dovrebbe essere migliore, la casa di Iwata gli ha garantito che la moto subirà dei cambiamenti drastici. Il motore sarà più potente e performante, l’aerodinamica verrà un po’ rivista e ci saranno progressi anche in termini di telaio ed elettronica. Insomma, interventi a 360° per consentirgli di essere più forte.
MotoGP, Fabio Quartararo deluso dalla Yamaha nel 2022
Quartararo in un’intervista concessa al giornalista spagnolo Manuel Pecino è tornato a parlare della frustrazione provata nel corso dell’ultimo campionato MotoGP: “Mi sono sentito solo a lottare contro il mondo. In pista c’erano quattro Yamaha, sia il team satellite sia il mio compagno di squadra hanno avuto problemi. Era complicato trovare un limite“.
Il Gran Premio di Misano è stato un momento chiave della stagione: “Lo scorso anno a Misano ero a 3 secondi da Bagnaia e ho chiuso secondo, quest’anno ho chiuso a 5 secondi e mi sono classificato quinto. È stato frustrante, perché ho dato il 100%. In quel momento ho capito che eravamo troppo lontani”.
Il campione del mondo del 2021 pensa di essere migliorato rispetto allo scorso anno, però non è stato sufficiente per confermarsi il numero 1: “Ho guidato meglio, ma ci sono stati momenti difficili che mi hanno condizionato. Sono salito in moto con meno entusiasmo rispetto agli anni precedenti. Te ne accorgi inconsciamente quando non ti diverti. Ho fatto diverse gare in cui non mi sono divertito“.
Quartararo ammette che la Yamaha non ha lavorato nella giusta direzione, nonostante un primo e un secondo posto nelle ultime due annate: “È triste dirlo, ma la M1 del 2019 era migliore. Non credo che in Ducati e Aprilia la pensino allo stesso modo. Quando sono arrivato, la moto era dolce e facile. Ma in tre anni il carattere è cambiato, è diventata molto più fisica“.
Nonostante non fosse soddisfatto della sua situazione, Fabio ha deciso di dare fiducia alla casa di Iwata e si aspetta cambiamenti importanti per il futuro: “La mentalità sta cambiando, per questo ho rinnovato. In questi anni devono dimostrarlo“.