Bastianini e quel no a Valentino Rossi: il manager svela il retroscena

Bastianini ha fatto una carriera slegata dalla VR46 di Valentino Rossi: in passato c’è stato qualche contatto, però non si è concretizzato nulla. Pernat spiega perché.

Il 2022 è stato un anno fantastico per Enea Bastianini. In Qatar ha vinto la sua prima gara MotoGP e poi ha trionfato in altri tre gran premi, ha chiuso il campionato con il terzo posto assoluto e ha firmato un contratto per il team ufficiale Ducati. Un mix di emozioni che lo proiettano con grande fiducia nel 2023.

Enea Bastianini
Enea Bastianini (Ansa Foto)

Si ritroverà a condividere il box con Francesco Bagnaia, un collega con il quale ha una sana rivalità. I due si sono stati battaglia in alcune gare della stagione e si è trattato di bei duelli. Qualcuno ritiene che le loro lotte accese possano in qualche modo ostacolarli e avvantaggiare la concorrenza, ma la squadra è convinta che entrambi sapranno gestire nel modo corretto le varie situazioni.

La formazione factory ducatista parte sicuramente come favorita per la conquista del titolo MotoGP 2023. Pecco, essendo il campione in carica, sarà il pilota da battere. Ma il Bestia cercherà di essere al suo livello di fare il salto di qualità che gli serve per dimostrare di essere a tutti gli effetti un top rider.

Bastianini, niente VR46: Pernat motiva il “no” a Valentino Rossi

Bastianini è uno dei talenti italiani e internazionali più di spicco nel panorama del Motomondiale. Forse ci si aspettava qualcosa in più quando correva in Moto3, però in Moto2 ha vinto il titolo al secondo anno e poi in MotoGP sta dimostrando il suo valore. Qualcuno gli ha chiesto più volte perché non sia entrato nella VR46 Riders Academy, l’accademia per giovani piloti creata da Valentino Rossi. Ha sempre detto di aver preferito percorrere un cammino diverso per arrivare ai suoi obiettivi, senza nulla togliere a chi ha fatto una scelta diversa sposando quel progetto.

Enea Bastianini
Enea Bastianini (Ansa Foto)

Carlo Pernat, manager del riminese, ha affrontato questo argomento in un’intervista concessa a MowMag.com e ha provato a motivare a sua volta la decisione del suo assistito: “È cresciuto sotto l’ala di Fausto Gresini e lì è rimasto. Conoscendo Enea, probabilmente il modo di lavorare dell’Academy non è l’ideale per lui, È un solitario, segue un suo programma, con il suo allenatore, il suo fisioterapista, i suoi modi e i suoi tempi. Nell’Academy fanno tutto insieme”.

L’approccio di Bastianini è molto diverso da quello impostato nell’accademia di Valentino Rossi, dove effettivamente tutti si allenano insieme. Lui preferisce lavorare individualmente, un metodo che lo ha comunque portato ad arrivare in MotoGP e ad essere protagonista.

Pernat ha anche smentito che esistano delle antipatie con l’ambiente VR46: “Tra il giro di Rossi e Bastianini non ci sono problemi o frizioni. Tra l’altro, Enea ha sempre detto che Valentino è un suo idolo. In passato ho fatto anche parlato con Uccio per farlo correre nell’allora team VR46. Ma ci fermammo a prima prima chiacchierata”.

Diversi anni fa il Bestia ha anche avuto l’occasione di gareggiare con la squadra del nove volte campione del mondo, però l’operazione non si sviluppò. Inutile chiedersi come sarebbe andata, lui comunque ha raggiunto i suoi obiettivi finora. Adesso è il momento del prossimo step.

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