I benzinai autostradali protestano: sciopero a dicembre. Faib, Fegica e Anisa annunciano lo stato di agitazione di 72 ore: la motivazione
Mesi tormentati per gli automobilisti italiani a causa della guerra in Ucraina e la relativa crisi energetica che ha portato a un forte innalzamento del prezzo della benzina e degli altri carburanti.
Si va avanti, ormai, con continui oscillamenti e aumenti continui dei costi. Ultimamente, soprattutto a partire dall’estate con i bonus governativi, i prezzi stanno progressivamente calando. Ad esempio, in queste ultime settimane dell’anno i costi stanno oscillando verso il basso. Ma non manca un’altra cattiva notizia che potrebbe condizionare l’utilizzo dei mezzi su gomma. In arrivo uno sciopero dei benzinai delle autostrade.
Le prime avvisaglie già lo scorso ottobre da parte dei gestori dei carburanti Faib, Fegica e Anisa. Ora l’annuncio dell’agitazione è ufficiale: le date sono dalle 22 di martedì 13 dicembre fino a venerdì 16 dicembre. Saranno 72 le ore totali di scioperi. Le tre sigle avevano annunciato l’intenzione di fare sciopero a metà ottobre, ed evidentemente in queste settimane non sono arrivati segnali tali da far scongiurare l’agitazione.
Sciopero dei benzinai, è ufficiale: date modalità dello stop ai carburanti
La motivazione è una contestata bozza di un decreto interministeriale sulla ristrutturazione delle aree di servizio autostradali, le cosiddette “ads”. Il testo ha il fine di chiudere, anche con un blocco del rinnovo delle concessioni, circa un terzo delle stazioni di benzina e diesel presenti nella rete autostradale. Previsto un indennizzo per i lavoratori e i gestori, definito “equo” e rendere la rete più snella e sostenibile. I vari appelli lanciati ai due governi, sia quello Draghi che l’attuale, non sarebbero stati del tutto accolti.
“Tutto lascia pensare – comunicano le organizzazioni – che la bozza di decreto interministeriale che è stata fatta circolare dagli ultimi giorni della scorsa legislatura ha l’obiettivo di conservare un sistema ormai incancrenito che ha permesso, permette, a queste condizioni, proseguirà prima di tutto alle società concessionarie di godere di importanti rendite di posizione, lucrate sul bene pubblico. Tutti – si legge nella nota – hanno conosciuto a proprie spese lo stato di forte degrado in cui versano le Aree di servizio autostradali”. Confermato lo sciopero dei benzinai, comunicato alla Commissione per lo sciopero nei pubblici servizi.