Multa in agguato anche per chi usa il telefono con l’auto in sosta. La sentenza dalla Cassazione conferma il divieto in qualsiasi circostanza alla guida, compreso l’attesa per il semaforo rosso
Il Codice della Strada è severissimo nei confronti dell’utilizzo dello smartphone alla guida. Negli anni la normativa è diventata più stringente e più severa, e anche sperare che gli agenti “chiudano un occhio” è molto difficile.
Il motivo è che l’utilizzo del telefono al volante è una delle principali fonti di distrazione alla guida e quindi di incidenti, spesso mortali. E a operare un’ulteriore stretta è stata anche una sentenza della Corte di Cassazione, che ha irrigidito il divieto anche quando l’auto è ferma, come ad esempio in attesa del semaforo verde. La sentenza è arrivata dalla sezione II della Corte, e per la precisione la 23331 del 23 ottobre del 2020. Questa è arrivata in risposta un ricorso di un cittadino, multato perché aveva il telefono nella mano destra intento a inviare un messaggio vocale mentre era fermo al semaforo.
L’utente chiedeva di essere “assolto” dalla contravvenzione, mentre la Cassazione ha confermato la stessa, di fatto esponendo un precedente legislativo importante. Quindi vietato utilizzare lo smartphone al volante, anche se la vettura è ferma. L’ordinanza della Corte di Cassazione è la 23331/2020, pubblicata il 23 ottobre del 2020. Legittima, quindi, la multa che arriva se un automobilista è fermo in coda e utilizza il telefono. O se lo fa mentre attende il semaforo verde.
E’ consentito, invece, conversare utilizzando il vivavoce o gli auricolari. In sostanza bisogna tenere le mani sul volante, o comunque non impugnare il telefono. E in effetti i dati Istat confermano i dati che in sostanza tutti conosciamo. Ben il 96% dei guidatori ammette di utilizzare il telefono mentre guida, anche sporadicamente o di rado. Quello che allarme è l’utilizzo del cellulare, non solo per parlare ma anche per leggere e scrivere messaggi o consultare i social.
Il Codice della Strada parla chiaro: l’articolo 173, secondo comma, del Codice della Strada (Dlgs 285/1992) vieta al conducente di fare uso del telefono durante la circolazione, a meno che non usi il viva voce o gli auricolari, ad eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’art. 138, comma 11, e di Polizia. È permesso l’uso di dispositivi a viva voce o con auricolari purché il guidatore abbia adeguata capacità uditive per entrambe le orecchie e che non richiedono per il funzionamento l’utilizzo delle mani.
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