Dani Pedrosa, collaudatore KTM, rivela uno dei punti deboli della RC16. Ma con l’arrivo di alcuni ingegneri Ducati molto può cambiare.
Alla fine del 2018 Dani Pedrosa ha detto addio alle corse del Motomondiale dopo una lunga carriera di 18 anni sempre e solo con i colori della Honda. Conclusa la carriera professionistica ha deciso di cambiare marca, passando in KTM in veste di collaudatore, offrendo il suo importante contributo ad una moto allora alle prime esperienze in classe regina.
Intrapreso il lavoro di tester per la Casa austriaca, ha apportato feedback molto importanti soprattutto nelle prime fasi, contribuendo a migliorare in particolar modo il telaio della KTM RC16. E ancora oggi riveste un ruolo primario all’interno della squadra, proseguendo il ruolo di collaudatore e svolgendo test privati per limare il lavoro da assegnare poi ai piloti ufficiali. Poco propenso a svolgere wild card ha elargito questa gioia ai suoi fan nel GP d’Austria 2021 chiudendo con un ottimo 10° posto.
La Casa di Mattighofen ha voluto spingere ulteriormente sullo sviluppo della moto ingaggiando tecnici e manager dalla Ducati, come Alberto Giribuola, Christian Pupulin, Francesco Guidotti, Fabiano Sterlacchini e il pilota Jack Miller. L’obiettivo è quello di portare la moto austriaca ai vertici della classe regina dopo le cinque vittorie negli ultimi quattro anni. Ma per compiere un ulteriore step bisognerà migliorare nelle qualifiche e il segreto sta nelle gomme.
Dani Pedrosa, dall’inizio del 2022 impegnato anche nelle corse automobilistiche, ne è certo: “Se guardiamo indietro agli ultimi due anni, le qualifiche sono state spesso un punto debole per noi“, ha detto in un’intervista a Speedweek.com. La KTM è più facile da gestire con pneumatici usati. “Ma con le gomme nuove non siamo riusciti a fare grandi miglioramenti. Questo punto debole ci ha impedito di piazzare le nostre moto nelle prime posizioni di partenza“.
In più bisogna fare i conti contro otto Ducati che, al contrario, riescono a sfruttare in pieno le gomme nuove e la predominanza numerica in pista, consentendogli di assicurarsi la Tripla Corona nel campionato 2022. “Per i piloti Ducati è più facile andare un secondo più veloci con le nuove gomme soft. Quindi piazzano tutte e otto le Ducati molto avanti in griglia“, ha concluso Dani Pedrosa. “E così riescono a piazzarsi tutte davanti“.
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