Ralf Schumacher spiega perché Steiner ha deciso di non confermare Mick nel team Haas F1: non è solo una questione di risultati
Ormai è certo che Mick Schumacher non sarà sulla griglia della Formula 1 nel 2023. La Haas ha scelto di non confermarlo e di puntare su Nico Hulkenberg. Da un tedesco a un altro.
Prestazioni e risultati del figlio d’arte non hanno convinto la scuderia americana, che preferisce affidarsi a un pilota più esperto. Va detto che Hulkenberg è una scelta non senza rischi, visto che il 35enne renano non corre una stagione intera in F1 dal 2019. Successivamente ha disputato solo alcune gare da sostituto.
Dal 2021 è stato driver di riserva dall’Aston Martin, che a inizio campionato 2022 lo ha impiegato per sostituire Sebastian Vettel (positivo al Covid) in Bahrain e Arabia Saudita. Ora è pronto per tornare come titolare e vorrà dimostrare di essere ancora all’altezza di una competizione di così alto livello. Invece, per il primogenito di Michael Schumacher c’è un futuro senza nulla di definito.
Ralf Schumacher a Sky Sport Deutschland ha commentato la situazione del nipote e cosa può aver spinto la Haas a non rinnovargli il contratto: “Credo che l’interazione nella squadra e la schiettezza di Steiner non siano state necessariamente positive. Mick ha dimostrato di avere potenziale, ma qualunque cosa facesse il team e Steiner non erano mai soddisfatti. Non è un comportamento normale, deve esserci qualcosa di personale”.
Lo zio di Mick è convinto che la bocciatura del pilota non sia dovuto ai risultati, ma a una questione personale che riguarda Gunther Steiner: “Credo che Steiner non sia in grado di gestire il fatto che un’altra persona sia al centro dell’attenzione in Haas. È molto felice di essere in primo piano. Avrebbe dovuto motivare i suoi dipendenti, invece metteva costantemente sotto pressione per non commettere errori, altrimenti Mick non avrebbe continuato a correre in Haas. Quando c’è questa pressione, non guidi liberamente”.
Ralf ritiene che il team principal della Haas abbia messo eccesiva pressione sul nipote, che si è ritrovato in una situazione non ideale per tirare fuori tutto il suo potenziale. Vedremo cosa farà Schumi jr nel 2023. Si parla persino di un interessamento della Mercedes per un ruolo da terzo pilota.
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