Binotto ha risposto sui presunti sforamenti al Budget Cap 2022 della Formula 1: la Ferrari non sembra preoccupata dalla vicenda.
Il caso budget cap che ha coinvolto la Red Bull ha impegnato settimane di discussioni. La scuderia di Milton Keynes ha subito critiche e accuse da parte della concorrenza, che si aspettava sanzioni pesanti. Così non è stato, visto che con la FIA è stato trovato un accordo per una multa da 7 milioni di dollari e una riduzione del 10% delle ore in galleria del vento.
Ferrari, Mercedes e McLaren ritengono che la pena sia stata lieve per la Red Bull, che invece è sicura che sia stato usato il pugno pesante. Le posizioni sono divergenti, ovviamente. Ogni parte affronta la questione a seconda del proprio interesse, è normale.
Helmut Marko, consulente del team campione del mondo della F1, si è recentemente esposto affermando che sei squadre avrebbero superato il budget cap fissato per il 2022. Non ha fatto nomi, però le sue parole hanno generato rumore. Non poteva essere diversamente.
Mattia Binotto ha assicurato che la Ferrari non è tra le scuderie che hanno sforato il tetto di spesa di questa stagione: “C’è la voce in giro – ha detto a Motorsport.com – ma posso assicurarvi che non è il caso della Ferrari. Siamo stati nelle regole finanziarie lo scorso anno e lo saremo anche in questo”.
Il team principal ferrarista chiarisce subito la posizione della sua squadra, ma al tempo stesso riconosce che quest’anno non è stato semplice gestire le risorse: “Sapevamo che sarebbe stato più complicato con le macchine nuove, un budget ridotto e l’inflazione. Ci siamo sforzati tanto per rispettare il regolamento, cercando anche di tagliare le inefficienze”.
L’inflazione è un elemento che ha certamente condizionato le scuderie e potrebbe aver cambiato un po’ i piani. Comunque Binotto è tranquillo per quanto riguarda la Ferrari e auspica anche che la FIA agisca in maniera rigida ed equa sul tema budget cap: “Aspetto i controlli della FIA e spero non ci sia un altro caso. Essere più efficienti o poter spendere di più conta nel risultato. Serve un po’ di messa a punto e di intransigenza della FIA nei controlli”.
Il caso Red Bull rappresenta un precedente che verrà inevitabilmente utilizzato come termine di paragone per eventuali altri casi futuri. Speriamo non ce ne siano altri, come dice il dirigente sportivo ferrarista, però non si può escludere mai nulla in F1.
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